Inviata di 'Striscia' entra con un coltello a Palazzo Pitti ma il servizio non va in onda

L'inviata di 'Striscia la notizia' Chiara Squaglia, "con un coltello nello zaino, è riuscita ad entrare senza subire controlli di alcun tipo a Palazzo Pitti ed è riuscita a raggiungere facilmente anche il Museo degli Argenti, dove si trova il ciclo di affreschi raffigurante Maometto, opera per la quale Pitti è considerato secondo gli analisti del Viminale potenziale bersaglio del terrorismo di matrice islamica". E' quanto ha fatto sapere la stessa trasmissione tv di Canale 5 che ieri sera avrebbe dovuto mandare in onda il servizio.

Il comunicato della trasmissione diceva poi che Squaglia "ha chiesto un incontro con il direttore per parlare del problema della sicurezza, capire a cosa sia dovuta la carenza di controlli e come mai l'ingresso sia ancora sprovvisto di metal detector (quello vecchio è stato rimosso da anni). Ma non ha ottenuto risposte".

L'obiettivo del servizio era di sottolineare le falle nella sicurezza presenti a Firenze. Il reportage però non è stato mandato in onda, lo stesso comunicato della trasmissione riportava alcuni errori. A Palazzo Pitti non è presente un ciclo di affreschi dedicato al profeta islamico Maometto, bensì una serie di dipinti che raffigurano il sultano Ottomano Maometto II, contemporaneo di Lorenzo il Magnifico. Inoltre il direttore di Palazzo Pitti Eike Schmidt ha detto di non essere mai stato interpellato dalla trasmissione, altrimenti avrebbe risposto volentieri a Squaglia.

"Diversamente dagli Uffizi, che, tra i pochi musei in Europa, sono protetti con i metal detector - ha dichiarato il direttore dei musei fiorentini Eike Schmidt - a Palazzo Pitti, dove sono accolti vari uffici dello Stato oltre ai musei, tra i quali anche una stazione con un nucleo speciale dei carabinieri, la postazione del metal detector attivata dopo l'attacco alle Torri Gemelle è stata abbandonata dopo alcuni anni perché poco efficace, e quindi sostituita con altri mezzi e protocolli di protezione".