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Cronaca

Folle inseguimento all'Isolotto, Duccio è morto: “Sarà lutto cittadino”

Il giovane travolto non ce l'ha fatta, dichiarato il decesso dai medici di Careggi

Duccio Dini, il 29enne travolto ieri durante il folle inseguimento andato in scena ieri all'Isolotto tra tre auto, è morto. La notizia è stata confermata con un post dal sindaco Dario Nardella, che ha annunciato il lutto cittadino.

“Duccio non ce l’ha fatta. La sua battaglia per la vita è finita tra le braccia della sua splendida famiglia e degli amici. A loro va il profondo cordoglio di tutta Firenze. Per questo ho deciso di proclamare il lutto cittadino, per Duccio, come ho appena comunicato ai suoi genitori, che ringrazio anche per la decisione di donare gli organi, un bellissimo gesto di amore e di altruismo”, ha scritto Nardella intorno alle 19 di oggi.

“Ringrazio i medici e gli psicologi del Comune per la loro professionalità e sensibilità. I responsabili di questo omicidio sono stati fermati già ieri grazie all’azione tempestiva dei Carabinieri (due persone arrestate e due denunciate, di nazionalità macedone. Tutte e 4 vivevano nel campo rom del Poderaccio, ndr). Non chiamiamola fatalità. Ho fatto appello al Ministro della Giustizia per garantire il massimo impegno perché esigiamo che sia fatta giustizia. Il Comune di Firenze si costituirà parte civile nel processo che si dovrà aprire, questo è certo. Sono amareggiato perché alcuni non hanno perso un secondo per avventarsi su questa tragedia, al solo scopo di fare polemica, mentre Duccio lottava tra la vita e la morte”, prosegue il sindaco.

“Noi non lasceremo mai sola la sua famiglia e non permetteremo che qualcuno usi il loro dolore per scatenare una catena di violenza e di odio. Continuiamo ad andare avanti su ciò che abbiamo sempre detto: non vendetta, ma giustizia e legalità. Non la gogna, ma la certezza della pena. Perché la vendetta e la violenza non ci restituiranno Duccio. La legalità non ha colore politico e i fiorentini hanno diritto a vivere con libertà e tranquillità. Lo spirito solidale di Firenze può vivere solo dentro le regole, senza alcuna distinzione per nessuno. Se il Governo vorrà aiutare la nostra città, parta da una concreta collaborazione, metta più forze dell’ordine e più strumenti per la sicurezza della comunità. Duccio su Facebook – conclude Nardella -, aveva una bellissima foto con scritto 'Viva la vida', credo non ci sia frase più bella per unirci insieme nel suo ricordo. Ciao Duccio”.

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