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Cronaca

Dilaga l'influenza: le precauzioni da prendere per evitarla (o combatterla)

La mascherina è ancora utile e il vaccino è ancora possibile: i consigli dell'infettivologo

In queste settimane sono in tanti, tantissimi, alle prese con influenza o raffreddori. Ma come si previene e  combattono questi virus? Ne abbiamo parlato con l'infettivologo Massimo Di Pietro, direttore della struttura che comprende gli ospedali di Santa Maria Annunziata e San Giuseppe di Empoli.

Quali virus influenzali circolano in questo periodo e quanto sono diffusi?

"Il virus dell’influenza si ripresenta annualmente con un picco che tradizionalmente arriva fra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, anche se in certe condizioni un'importante circolazione del virus può avvenire al di fuori di questo periodo. Ad esempio quest’anno abbiamo avuto un significativo aumento di casi già all’inizio di dicembre".

Quali sono i sintomi prevalenti?

"I sintomi sono quelli classici dell’influenza: esordio brusco con febbre elevata, impegno delle vie respiratorie, dolori muscolari e delle articolazioni diffusi. Questi sintomi, però, possono essere causati da altre infezioni virali, in primis dai cosiddetti virus 'parainfluenzali'. E in questi ultimi anni dobbiamo considerare anche il Sars-CoV2".

Come si riconosce l'influenza dal Covid?

"A questo proposito dobbiamo precisare che nel singolo paziente non possiamo distinguere sulla base dei soli sintomi la Covid19 dalla influenza stagionale. Certo in grosse casistiche osserviamo un prevalente interessamento da parte di Sars-CoV2 delle vie aeree più alte rispetto a quelle coinvolte dall’influenza, ma questa osservazione non ci aiuta nel singolo".

Quanto protegge il vaccino anti-influenzale e perché si può prendere lo stesso un'influenza pur essendosi somministrati il vaccino?

"Questa scarsa specificità dei sintomi e la difficoltà a individuare rapidamente senza eseguire un tampone diagnostico il virus responsabile può essere uno dei motivi per cui abbiamo l’idea che la vaccinazione antiinfluenzale non sia molto efficace. In realtà dobbiamo chiarire questo malinteso di fondo: non possiamo chiedere una protezione contro virus diversi da quelli contenuti nel vaccino".  

Dunque quanto è importante vaccinarsi?

"Il vaccino anti-influenzale, che contiene antigeni di 4 differenti tipi per una maggiore copertura, riduce di un quarto l’evoluzione in malattia grave e del 31% la mortalità che in Italia, solo contro le infezioni da virus influenzale, annualmente conta 8-10 mila decessi. Non protegge evidentemente dalle altre infezioni respiratorie. Un recente studio statunitense ha osservato nei bambini vaccinati una riduzione del 74% dell’accesso in terapia intensiva".

E' ancora possibile e utile vaccinarsi, per chi non lo ha ancora fatto? A quali categorie lo consiglierebbe?

"E’ molto importante effettuare questa vaccinazione e chi non lo avesse già fatto è ancora in tempo, magari associando il richiamo del vaccino anti Covid. Avere un bagaglio di memoria immunitaria pronta ad attivarsi è quello che permette in molte occasioni di bloccare o comunque attenuare il decorso dell’infezione. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione nei soggetti con più di 60 anni, nei bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni e a quelli con patologie croniche".

Dopo la pandemia abbiamo imparato ad usare la mascherina. Quanto efficace è per proteggersi anche dagli altri virus? Quali altri consigli darebbe per prevenire l'influenza?


"La mascherina è un sistema di protezione individuale 'imperfetto' ma che comunque riduce il rischio di contrarre (o trasmettere) l’infezione e ritengo che specie negli ambienti chiusi o affollati debba essere utilizzata delle persone cosiddette 'fragili': quelle che, infettate da Sars-CoV2 o dal virus influenzale, potrebbero avere un rischio maggiore di malattia severa o morte. In questo ambito non possiamo ragionare in termini di certezze - 'usi la maschera o fai il vaccino e non ti ammali' - ma di probabilità di rischio, probabilità che viene ridotta dall’insieme delle misure e dei comportamenti utilizzati, dalle mascherine al vaccino, dal distanziamento alla diagnosi tempestiva per l’inizio di un trattamento antivirale precoce".

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