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Cronaca

Corse folli in città e boom di incidenti e morti sulle strade, Nardella: “Controlli a tappeto". In arrivo autovelox, ipotesi tutor

Una situazione che il sindaco definisce "terrificante", nei primi sei mesi dell'anno già sei morti e quasi 2mila feriti: in città auto fino a 160 chilometri orari. Il sindaco: "Tolleranza zero"

"Terrificante". Non esita a definire così, il sindaco Dario Nardella, la situazione della sicurezza sulle strade fiorentine, dopo che i primi sei mesi del 2022 hanno registrato una vera e propria impennata di gravi violazioni al codice della strada, con un picco di morti e feriti. Siamo già, in città, a 6 decessi (lo stesso numero dell'intero 2019, ultimo anno prima del Covid) e 1.899 feriti, quasi i due terzi rispetto ai 3.154 del 2019.

“Dati terribili, impressionanti”, dice Nardella presentando il report a Palazzo Vecchio, insieme al comandante della polizia municipale Giacomo Tinella e all'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti.

Siamo ancora lontani dai numeri dei morti registrati in anni passati (13 nel 2018, 15 nel 2016, addirittura 22 nel 2010), ma quei numeri l'amministrazione li vuole tenere il più distante possibile e per questo annuncia una lotta senza quartiere, con controlli a tappeto da parte della polizia municipale, nei confronti delle infrazioni più gravi: passaggi con il rosso, guida in stato di ebbrezza, utilizzo del cellulare, sforamento dei limiti di velocità.

Sui viali a 140 km/h

Nei primi sei mesi dell'anno si sono registrati più di 200 casi di automobilisti che viaggiavano sulle strade cittadine ad oltre 120 chilometri orari. Le velocità massime si sono registrate sul Ponte all'Indiano (160 km/h), sul viadotto Marco Polo (150), su viale Guidoni (137), viale Gramsci (118), lungarno Aldo Moro (113). “Forse è ancora più impressionante la velocità di 141 km/h registrata dall'autovelox di viale Matteotti, in piena città”, sottolinea Giorgetti.

Oltre 160mila gli sforamenti complessivi dei limiti di velocità, 524 utilizzi del telefono alla guida, oltre 11mila passaggi con il semaforo rosso. Questi ultimi “registrati dai 9 impianti dotati di fotocamere, circa 40-50 al giorno, non sappiamo cosa accade negli altri 440”, spiega Giorgetti.

Di fronte a tutto ciò, il sindaco chiede alla polizia municipale controlli a tappeto e “tolleranza zero nei confronti di comportamenti di persone che usano la città come fosse l'autodromo del Mugello o un circuito di Formula 1. Per questo abbiamo implementiamo il numero di autovelox e per questo ne arriveranno presto altri tre”.

I nuovi autovelox

Si tratta di apparecchi che saranno installati, come già annunciato da tempo, in viale Nenni, viale Redi (dove si è registrato l'ultimo incidente mortale, anche in questo caso per un passaggio con il semaforo rosso) e viale Michelangelo. Quando? “Entro la fine dell'anno”, si limita a rispondere Giorgetti.

L'ipotesi 'tutor'

E proprio in viale Michelangelo potrebbe arrivare anche un sistema 'tutor', come quelli in autostrada, per misurare la velocità media in un determinato tratto di strada, invece che 'fotografarla' in un preciso momento, come fanno gli autovelox.

“Siamo al lavoro per studiare dove potremmo posizionarli”, fa sapere il comandante Tinella. Per ora solo ipotesi, perché sulle strade cittadine, tra semafori e incroci, è molto difficile pensare ai tutor. Viale Michelangelo è una possibilità alla quale Palazzo Vecchio sta pensando. Altre ipotesi potrebbero essere, ma qui il condizionale è ancora più d'obbligo, il ponte all'Indiano o il viadotto del Varlungo.

"L'obiettivo non è fare cassa"

Con l'aumento dei controlli sarà inevitabile anche un aumento delle multe. “Ogni tanto torna questa polemica. Lo capisco. Ma qui non si tratta di multe per fare cassa. Se volessimo fare cassa potremmo farlo con i divieti di sosta o con le auto in doppia fila. Parliamo invece di infrazioni, dal passare con il rosso, ad andare a 150 all'ora, a bere in stato di ebbrezza o utilizzando il telefono, che hanno a che fare con la vita delle persone. Dobbiamo portare le persone a rispettare le regole perché la situazione è terrificante, e fare il possibile per evitare altre morti, altrimenti saremmo solo ipocriti a piangere l'ennesima vittima senza aver adottato alcun provvedimento di prevenzione”, aggiunge il sindaco. Senza contare che "i costi sociali e sanitari legati a questi incidenti sono elevatissimi".

“Siamo impegnati al massimo perché Firenze riduca drasticamente questi numeri e anzi - conclude Nardella -, diventi un modello per la sicurezza stradale. Lanceremo una campagna con le associazioni Borgogni e Guarnieri, che tutelano le vittime della strada”. Si chiamerà 'Guida distratta, vita distrutta'. L'obiettivo è ovviamente quello di sensibilizzare i cittadini al rispetto delle norme.

Sotto, il sindaco Dario Nardella (foto Agenzia Dire)

Dario Nardella, foto Agenzia Dire-4

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