rotate-mobile
Incidenti stradali Bagno a Ripoli / Via Antella

Travolto e ucciso all'Antella: catturato il pirata della strada

Si tratta di un 27enne marocchino. Rintracciato a San Polo in Chianti e portato a Sollicciano

I carabinieri della compagnia d'Oltrarno hanno individuato e portato in carcere il presunto responsabile dell’investimento avvenuto ieri di prima mattina in via Brigate Partigiane, che ha causato il decesso di un signore peruviano di 60 anni, Eloy Baca Eslava. Il 'pirata' della strada è ora accusato di omicidio stradale.

Ieri mattina, non appena allertati dal 112, i militari del nucleo operativo Oltrarno e della stazione di Grassina, scandagliando la zona alla ricerca dell’auto killer, avevano iniziato una capillare e corposa analisi dei sistemi di video sorveglianza comunali che insistono sulla zona di Antella, determinando la dinamica dell’evento, avvenuto poco dopo le 05.30 nei pressi dell’attraversamento pedonale prima dell’intersezione con via Carnia.

In quella circostanza, spiega una nota dell'Arma, "si notava il sopraggiungere di un'auto ad alta velocità che colpiva il pedone, proiettandolo nel luogo dove poi è stato rinvenuto dai sanitari del 118, all’altezza dello stop di via Carnia".

Le indagini

Determinata la tipologia di auto che, subito dopo l’impatto, senza mai rallentare la corsa, si era dileguata proseguendo la sua marcia e superando il centro abitato dell’Antella, i militari dell’Arma - coordinati dal luogotenente Livio Mugione - hanno ricostruito a ritroso, sempre grazie alle telecamere comunali, il percorso svolto, giungendo fino al comune di Firenze dove la presenza di una telecamera con dispositivo di lettura targhe ha consentito di stringere il cerchio sul presunto responsabile. 

Acquisiti i dati di un soggetto in possesso di una vettura del tutto simile per tipologia di modello a quella ricercata, i carabinieri si sono quindi recati presso la sua abitazione a San Polo in Chianti, tra Bagno a Ripoli e Greve in Chianti, riscontrando la presenza dell’auto, una Fiat Punto seconda generazione che presentava danni compatibili con l’urto avvenuto.

In particolare, la rottura del faro, "dato indicativo in relazione ai frammenti di gruppo ottico rinvenuti sul luogo del ritrovamento del corpo", sottolineano i carabinieri.

Il presunto 'pirata', un cittadino marocchino di 27 anni che si trovava nella sua abitazione, è stato quindi portato immediatamente presso la compagnia Oltrarno "per poter procedere a tutti gli accertamenti connessi e finalizzati a riscontrare gli elementi sino a quel momento acquisiti" si legge nella nota dell'Arma. 

La ricostruzione e l'arresto

Secondo quanto ricostruito dai militari "l’uomo individuato, mentre stava rincasando, senza accorgersi della presenza di alcuno in attraversamento pedonale e anche a causa dell’elevata velocità mantenuta, in un tratto di strada pienamente inserito nel contesto cittadino, avrebbe colpito il soggetto, poi deceduto, proseguendo la sua marcia senza neppure accennare a rallentare".

Ritenendo di aver acquisito sufficienti elementi per poter sostenere in questa fase la colpevolezza dell’uomo, reo inoltre aver proseguito la sua marcia verso casa, i militari lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, informandone la procura di Firenze e portandolo in carcere a Solicciano. 

"L’attività prosegue nella fase delle indagini preliminari, dovendo ancora procedere all’esame degli elementi acquisiti e di quanto accertato in capo al soggetto fermato, classe '95 di nazionalità marocchina. Questi sarà nei prossimi giorni sottoposto ad interrogatorio da parte del tribunale di Firenze, che determinerà poi sulla convalida del fermo e sull’eventuale applicazione di misure cautelari nei suoi confronti" si spiega infine nella nota dell'Arma. 

Le parole del sindaco Francesco Casini

Le parole del sindaco Francesco Casini (IV): "Penso a questo babbo che la mattina esce di casa all’alba per andare al lavoro. Mentre attraversa la strada, viene preso in pieno da una macchina che va veloce nonostante le strisce pedonali e la zona 30. E viene lasciato lì a morire per terra, da solo, in una pozza di sangue. Quello che è accaduto ieri mattina all’Antella è terribile e inaccettabile. Fa rabbia e fa male, specie in una comunità unita come la nostra. I carabinieri e la polizia municipale fin da subito hanno passato al vaglio le telecamere di videosorveglianza e al momento c’è una persona oggetto di accertamento. Niente potrà risarcire una vita che se ne va così. Ma almeno la giustizia può e deve fare il suo corso e il responsabile dovrà rispondere delle sue azioni. È quello che ci auguriamo tutti. Il nostro pensiero più profondo alla famiglia di Eloy, a sua moglie e a suo figlio. Vi staremo vicino".

Il sostegno della comunità

"L’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli aprirà un conto corrente bancario per supportare la famiglia di Eloy Baca Eslava, cittadino ripolese investito e ucciso ieri all’Antella da un'auto pirata. Una decisione che nasce sulla scia della grande ondata di solidarietà scaturita in seguito alla vicenda, che ha sconvolto e scioccato l’intera comunità. Ma anche per convogliare tutti gli aiuti su un unico canale istituzionale, garanzia di trasparenza contro possibili tentativi di truffa che anche in queste situazioni, purtroppo, possono verificarsi. L’iniziativa si svolgerà anche grazie al supporto delle associazioni e dei circoli del territorio, desiderosi di dare il proprio contributo per sostenere la famiglia di Eloy. A breve, nel giro di un paio di giorni, sarà divulgato l’Iban sul quale chi vorrà potrà effettuare una donazione e saranno fornite tutte le informazioni nel dettaglio".

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Travolto e ucciso all'Antella: catturato il pirata della strada

FirenzeToday è in caricamento