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Cronaca

Inchiesta sui pestaggi a Sollicciano: revocati i domiciliari a tre agenti

L'inchiesta ipotizza i reati di tortura e falso ideologico in atto pubblico

Revocati gli arresti domiciliari a un'ispettrice e due agenti della polizia penitenziaria del carcere fiorentino di Sollicciano, indagati nell'inchiesta della procura di Firenze, coordinata dal sostituto procuratore Christine Von Borries, che ipotizza i reati di tortura verso due detenuti e falso ideologico in atto pubblico.

I giudici del tribunale del Riesame di Firenze hanno accolto le richieste del difensore, avvocato Filippo Cei, e disposto per i tre, arrestati l'8 gennaio scorso, la misura dell'interdizione dall'incarico per 12 mesi. Per altri sei agenti indagati, il tribunale del Riesame ha revocato la misura dell'obbligo di dimora e ridotto quella dell'interdizione dall'incarico da 12 a 6 mesi.

Sollicciano, inchiesta choc: "Torture in carcere"

Sempre secondo le ricostruzioni dell'accusa, per coprire il pestaggio del marocchino avvenuto nel suo ufficio, l'ispettrice avrebbe redatto una relazione in cui dichiarava che i colleghi erano stati costretti a intervenire perché il detenuto aveva cercato di aggredirla sessualmente.

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