Inchiesta fondazione Open: al via l'udienza preliminare
Undici indagati rischiano il processo, tra loro Renzi, Carrai, Lotti e Boschi
Al via nella giornata odierna in tribunale l'udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio degli undici indagati nell'inchiesta Open, la fondazione nata per sostenere le iniziative politiche dell'ex premier Matteo Renzi e ritenuta 'articolazione di partito' nell'ipotesi accusatoria degli inquirenti fiorentini, che contestano perciò a molti rappresentanti del cosidetto 'Giglio Magico', a vario titolo, una serie di presunti reati che va dal finanziamento illecito ai partiti al traffico di influenze, corruzione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio.
L'ex premier è presente all'udienza, all'ingresso in tribunale non ha rilasciato dichiarazioni ai media presenti.
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La procura ha chiesto il processo, oltre che per Renzi, anche per Maria Elena Boschi, Luca Lotti, l'ex presidente di Open Alberto Bianchi e l'imprenditore Marco Carrai. Sono coinvolte nell'inchiesta anche quattro società. In particolare il senatore Renzi, ritenuto dagli inquirenti il direttore di fatto della ex fondazione, è accusato di finanziamento illecito ai partiti in concorso con l'ex presidente di Open, avvocato Alberto Bianchi, con i componenti del cda, Marco Carrai, Luca Lotti e Maria Elena Boschi e con l'imprenditore Patrizio Donnini.
Luca Lotti, Alberto Bianchi, Patrizio Donnini dovranno difendersi anche dall'accusa di corruzione insieme al costruttore Alfonso Toto. "Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media - ha commentato Renzi -. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell'accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze".