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Cronaca

Inchiesta concorsi truccati, il rettore Dei: "L'Università si costituirà parte civile"

Lo ha dichiarato ad una audizione in commissione regionale. Cordeiro Guerra, professore fiorentino indagato, non ha risposto al gip

“Abbiamo presentato istanza al giudice per le indagini preliminari presso la procura della Repubblica di Firenze, anticipando l’intenzione di esercitare azione civile nel procedimento penale quando e se questo sarà incardinato”. E' quanto detto dal rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei ieri in audizione presso la commissione sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione del Consiglio regionale.

Erano stati invitati a intervenire all'audizione anche i rettori di Pisa e Siena che non hanno potuto partecipare. L'incontro è stato sollecitato dai consiglieri regionali Irene Galletti (M5S), Jacopo Alberti e Roberto Salvini (Lega nord).

Come ha spiegato la vicepresidente della commissione Galletti, l’incontro è stato chiesto per “capire quali siano le principali problematiche del mondo accademico, come la Regione possa intervenire con eventuali azioni volte a migliorare il sistema” e “quali possano essere eventuali metodi correttivi”. 

L'inchiesta vede il coinvolgimento di oltre 60 docenti universitari di tutta Italia per corruzione: avrebbero favorito loro "protetti" nei concorsi pubblici per ottenere cattedre universitarie e anche l'abilitazione all'insegnamento. L'indagine ha portato a 7 arresti, 150 perquisizioni e all'interdizione dall'insegnamento per un anno per 22 professori universitari. L'ex professore Pasquale Russo e il docente di diritto tributario Roberto Cordeiro Guerra dell'Università di Firenze sono entrambi indagati. L'inchiesta delle Fiamme gialle è partita da una denuncia dell' avvocato tributarista fiorentino Philip Laroma Jezzi che nel 2013 registrò una conversazione con il docente Pasquale Russo, il quale gli riferiva che non avrebbe vinto il concorso per l'abilitazione a professore per la cattedra di diritto tributario perché sarebbe stata destinata ad altri.

“Ci sono migliaia di professori e di ricercatori - ha detto il rettore - che lavorano con onestà e hanno come faro il merito, la valutazione e la trasparenza. Il malcostume, quello che emerge dall’inchiesta, va colpito in maniera chirurgica, nella consapevolezza tuttavia che esso rappresenta una patologia e non un’epidemia e che il corpo nel suo insieme è sano”.

Sul fronte delle azioni di prevenzione, Dei ha ribadito “l’impegno ad intensificare le attività di vigilanza della trasparenza e prevenzione della corruzione utilizzando al meglio gli strumenti di cui l’Università si è già dotata, a partire dal responsabile prevenzione corruzione e trasparenza, profilo previsto dalla normativa nazionale e ricoperto da una nostra dirigente”. Sulle regole e i modelli relativi ai procedimenti concorsuali, “su cui nel tempo - ha detto Dei - sono state fatte modifiche e revisioni, esiste un tema più profondo di cultura etica su cui ciascuno, anche attraverso delle segnalazioni, può responsabilmente fare qualcosa”.

Ieri il tributarista Roberto Cordeiro Guerra si è presentato davanti al gip Angelo Antonio Pezzuti ma si è rifiutato di rispondere alle domande. Il professore fiorentino, che è stato interdetto dall'insegnamento, non ha risposto perché ha fatto dichiarazioni spontanee e presentato una memoria difensiva in cui ribadisce la sua estraneità alle accuse. Le sue lezioni di diritto tributario all'Università di Firenze sono sospese. 

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