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Cronaca

Inceneritore: Campi e Sesto guidano il fronte del 'no'

I sindaci Fossi e Falchi: “Progetto vecchio di 30 anni. Decida la politica, non il Consiglio di Stato”

Fronte comune per il no all'inceneritore di Case Passerini da parte dei sindaci di Campi Bisenzio Emiliano Fossi e di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. Se il secondo è da sempre contrario all'impianto, il primo è tornato nelle scorse settimane a chiedere espressamente di “archiviare l'inceneritore, un progetto ormai vecchio di 30 anni”.

Fossi chiede ora alla Regione guidata da Enrico Rossi di riapre un tavolo di confronto “senza aspettare la pronuncia del Consiglio di Stato, attesa per il prossimo 19 dicembre", dopo lo stop all'impianto da parte del Tar. “La politica riprenda in mano la situazione senza delegarla ai tribunali amministrativi", chiede il sindaco di Campi.

"Del protocollo che abbiamo firmato nel 2005 e che prevedeva la realizzazione delle opere di compensazione - conclude Fossi - niente è stato rispettato. Segno evidente che non c'è mai stata la volontà politica di procedere, nonostante il nostro ricorso vinto al Tar che già evidenziava queste difformità. Il tempo è finito, archiviamo il termovalorizzatore e apriamo un capitolo nuovo. Come Comune - conclude Fossi - ci impegneremo ancora per ridurre la produzione dei rifiuti e promuovere le buone pratiche di riuso, riciclo e raccolta differenziata".

Parole che suonano come musica alle orecchie di Falchi: “D’accordo con Fossi: la parola torni alla politica, che abbia il coraggio di decidere, senza attendere le sentenze dei giudici”, chiede anche il sindaco di Sesto.

“La realtà parla da sola: a difendere la realizzazione dell’inceneritore non è rimasto quasi più nessuno - aggiunge Falchi -. La vera battaglia è rivedere il Piano Regionale dei rifiuti e prende atto degli enormi mutamenti occorsi da quando l'inceneritore fu concepito”.

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