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Cronaca Le Cascine

Cascine, inaugurata la nuova piazza: la più grande di Firenze | FOTO

Il nuovo teatro del Maggio musicale fiorentino sarà inaugurato il prossimo 10 maggio

Sedicimila metri quadrati, ventimila quando si sommeranno i quattro mila della piazza in pietra che fa da ingresso al Teatro. Poi pioppi musicali e sterili (anallergici perché non producono polline), frassini – la pianta più efficace contro l’inquinamento – a foglia rossa o gialla, ma solo in autunno. E ancora, rose bianche, una specie che fiorisce a maggio e un’ortensia rampicante all’ingresso. Per adesso, in attesa che le piante crescano, completamente piatta; fatto salvo per la pensilina in metallo e vetro blu per accedere all’opera nei giorni piovosi. Undici panchine, un po’ poche viste le dimensioni – ma “altre undici sono in attesa di essere installate“. Ore 16 del 28 marzo 2014, la piazza intitolata a Vittorio Gui, il fondatore del Maggio Fiorentino, è realtà. Costo dell’operazione, 5 milioni di euro, denari tutti arrivati dalle casse comunali.

A tagliare il nastro – rosso e bianco, i colori di Firenze – il vicesindaco e reggente, Dario Nardella, a fianco di Francesco Bianchi, il commissario straordinario della Fondazione lirica. “Grazie a tutti. Abbiamo atteso molto questo momento ma l’attesa, a volte, rende più bello il tempo della riconquista degli spazi. Da oggi, questa piazza è vostra, di tutti i fiorentini”.

Dentro la piazza, la più grande di Firenze (quando raggiungerà i 20mila metri quadrati di superficie, il 10 maggio, per l’inaugurazione del Nuovo Teatro dell’Opera, andrà a spodestare piazza D’Azeglio), l’illuminazione è affidata alla tecnologia led, la stessa che dà luce al Teatro, dentro e fuori. All’ingresso, per nascondere la cabina elettrica di tutto il complesso, un maxi schermo incastonato in una struttura asimmetrica di metallo. Servirà per la promozione della stagione del Maggio.

CHIUSURA NOTTURNA? – Di quel che c’era prima è rimasto solo il cancello e le due massicce colonne che facevano d’accesso all’ex area industriale. “Un ricordo di quel che è stato”, racconta l’ingegnere Giacomo Parenti, il vertice tecnico di Palazzo Vecchio. E visto che si parla di cancelli, scatta la domanda: ma la piazza sarà chiusa o così com’è ora, aperta? “C’è una piccola cancellata allo studio, che andrebbe a chiudere, di notte, i pochi metri dello slargo in prossimità dei viali. Ancora, però, non abbiamo deciso”.

Cascine, inaugurazione della nuova piazza

La parola, quindi, passa al progettista, l’architetto Caselli. Scartato il progetto originale, quello affidato al premio Oscar, Dante Ferretti, la sua penna si è strutturata su due temi portanti: “Siamo partiti dalla filosofia di Desideri (ndr - l'architetto che ha firmato il progetto del nuovo teatro), una piazza verde che dialoga con la pietra. Per prima cosa, quindi, abbiamo cercato di valorizzare, con un’idea molto europea, una delle strutture più interessanti d’Italia dal punto di vista architettonico. Dall’altra parte abbiamo approfondito il tema delle connessioni in risposta alla compressione urbana tipica delle aree industriali: la ferrovia, la Leopolda accanto, i viali, il fosso Macinante. Per questo abbiamo voluto decomprimere la zona mettendo i percorsi della piazza in connessione con la città, con questo pezzo di città ritrovato”. Un disegno che vedrà il completamento quando saranno installate le passerelle che condurranno direttamente al parco delle Cascine.

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