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Cronaca

L'appello della famiglia di Riccardo Magherini: "In piazza in ginocchio per Riky"

Dopo le manifestazioni per George Floyd i familiari danno appuntamento al 17 giugno in piazza Santo Spirito: "Perché non accada mai più"

In piazza, in ginocchio, per Riccardo Magherini, morto nel marzo 2014 durante un fermo da parte dei carabinieri in Borgo San Frediano.

L'evento è stato lanciato su Facebook dalla famiglia di Riky, attraverso la pagina 'Gli amici del Maghero', dopo le manifestazioni di solidarietà che anche a Firenze ci sono state per George Floyd, l'afroamericano ucciso da un poliziotto bianco negli Usa per soffocamento, con un ginocchio sul collo, il 25 maggio scorso.

Una vicenda che l'avvocato Fabio Anselmo e la famiglia Magherini vedono molto simile a quanto successo a Magherini, bloccato a terra in posizione supina da tre carabinieri per diversi minuti mentre chiedeva aiuto e urlava 'sto morendo'.

I tre carabinieri imputati per la morte di Magherini furono condanni in primo e secondo grado, ma assolti in via definitiva in Cassazione, sentenza dopo la quale la famiglia ha fatto ricorso alla Corte europea per i dirtti dell'uomo.

Di seguito, il testo dell'appello diffuso dalla famiglia Magherini, che invita la cittadinanza in piazza Santo Spirito alle ore 19 di mercoledì prossimo, 17 giugno, quando Riky avrebbe compiuto 46 anni:

"Nel giorno del suo compleanno, uniamoci per Riky, George e tutti gli altri. Il 17 giugno Riky avrebbe compiuto 46 anni, ma la sua vita è stata spezzata da 4 carabinieri la maledetta notte del 3 marzo 2014, nel cuore di Firenze. Soffocato con un ginocchio sul collo e preso a calci, Riky, come George e troppi altri. Per le vie di San Frediano, il suo quartiere, si sentono ancora le grida strazianti di Riky, grida che imploravano “Aiuto, non respiro, ho un figliolo” mentre perdeva la vita schiacciato sull’asfalto con il peso di tre militari sopra.

Sono passati sei compleanni senza Riky, come ogni 17 giugno, ci ritroveremo insieme, con la voglia e il bisogno di ricordare Riccardo, di esprimere ancora una volta la rabbia per la vergognosa assoluzione in cassazione, per inginocchiarci per lui e per i tanti altri che hanno perso la vita, per omaggiare Riky e chiedere ancora una volta Giustizia. 

Quest’anno però lo facciamo con un peso diverso nel cuore, una ferita mai chiusa che ha sanguinato ancor più forte dopo i recenti avvenimenti relativi alla morte di George Floyd in America, che sono stati un’ulteriore conferma di quello che ci portiamo dentro da quella notte, perché in strada, nel mondo, si continua a morire nello stesso modo in cui è morto Riccardo, soffocato per mano delle forze dell’ordine. 

Non possiamo continuare a permettere che i diritti umani vengano soffocati, non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle vite spezzate, alle torture, alle assoluzioni ingiuste. 

Chiediamo a tutte le realtà sensibili e ai tanti solidali che non ci hanno mai lasciati soli in questi lunghi anni di dolore e lotte di verità, di unirsi a noi mercoledì 17 giugno, alle ore 19, in Piazza Santo Spirito a Firenze, per Riky. 

Per dimostrare ancora una volta che Firenze non dimentica, per essere solidali a tutte le famiglie delle vittime di Stato, perché ciò che è successo a Riccardo poteva capitare a chiunque, perché continua ad accadere, perché non accada mai più. W love Riky".

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