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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Incrocio dei dati sulle imprese edili: ricavi non dichiarati per 2 milioni

Scoperte dodici imprese edili operanti nel settore delle ristrutturazioni che non avrebbero dichiarato ricavi per oltre 2 milioni di euro, evadendo Iva per 205mila euro

La guardia di finanza ha scoperto una dozzina di imprese edili, operanti nel settore delle ristrutturazioni, che non avrebbero dichiarato al fisco due milioni e 200mila euro con un’evasione a fini dell’Iva di circa  205mila euro. Sulle dodici imprese controllate, otto ditte individuali e quattro srl, dieci sono risultate evasori totali mentre per altre due i redditi dichiarati non erano quelli realmente percepiti. Le imprese sono state scoperte in più punti della provincia: quattro a Firenze e hinterland, tre nell’Empolese-Valdelsa, così come in Valdisieve – Valdarno, oltre a due nel Mugello. L’operazione fa parte di un progetto, Pandora 5, pianificato dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza di Roma, riguardo un settore come quello delle ristrutturazioni dove è prevista la detrazione d’imposta.

DETRAZIONI – Come è stato possibile scovare le ditte? Grazie ai riscontri effettuati sulle detrazioni richieste dai privati e quanto poi dichiarato dalle imprese. Nel caso di ristrutturazione di case o parti di edifici residenziali i contribuenti hanno la possibilità di detrarre dall’Irpef il 36%, fino a un massimo di 48mila euro da dilazionare in 10 anni, sulle spese sostenute per ogni immobile.

Per far questo i privati devono esibire al Fisco copia della fattura di pagamento rilasciata dell’impresa che ha eseguito i lavori.  Così incrociando i bonifici bancari dei privati con le dichiarazioni delle imprese è stato possibile riscontrare l’evasione. Un imprenditore è stato denunciato.

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