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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

L'imprenditrice 'strozzata' denuncia: sequestrati due milioni e mezzo di euro all'usuraio

Confiscati in via definitiva beni mobili e immobili a un soggetto condannato per usura. In un'altra operazione dei militari fiorentini, altro sequestro da mezzo milione a un condannato per riciclaggio

I militari dei comandi provinciali dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza di Firenze hanno dato esecuzione a due distinti provvedimenti di confisca del valore di complessivo di oltre 3 milioni di euro, a seguito di pronunce definitive della Cassazione.

L'usuraio

Il primo dei due provvedimenti è stato eseguito nei confronti di un soggetto già condannato per episodi di usura a suo tempo commessi in danno di commercianti fiorentini. Confiscati “per sproporzione” in via definitiva oltre una ventina di rapporti finanziari, tre fabbricati, autoveicoli e quote societarie, per un valore di circa 2 milioni e mezzo di euro.

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Gli approfondimenti di natura patrimoniale, condotti dai finanzieri del Gico e dai militari del nucleo investigativo di Firenze, che hanno consentito di giungere all’odierno provvedimento di confisca - conseguente al sequestro disposto dal gip su richiesta della procura (prima applicazione di questa tipologia di provvedimento cautelare nel capoluogo toscano) -, si sono innestati su una indagine sviluppata dai carabinieri della compagnia di Firenze Oltrarno a seguito di una denuncia presentata da un’imprenditrice. 

In quel contesto, le investigazioni, oltre a suffragare la denuncia iniziale, avevano permesso di individuare altri imprenditori ritenute vittime del medesimo reato da parte del destinatario dell’odierno provvedimento di natura patrimoniale che è stato eseguito, con l’accertamento di episodi di concessione di prestiti a tassi di oltre il 300% su base annua. In particolare, al tempo, si erano rivolti al soggetto, alcuni titolari di bar, ristoranti e negozi, in difficoltà finanziaria, pattuendo restituzioni di prestiti a brevissima scadenza di alcuni mesi. 

Il riciclatore

La seconda confisca, scaturita da un provvedimento del gip, è stata invece eseguita nei confronti di un soggetto già condannato per riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro proveniente da reati fiscali.

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In questo caso, sono stati confiscati tre immobili, del valore di oltre 600 mila euro, siti nell’hinterland napoletano, che specifici approfondimenti della procura hanno permesso di individuare, nonostante uno degli stessi non risultasse censito al catasto ed un altro fosse stato simulatamente intestato ad un terzo.

Gli accertamenti economico-finanziari svolti dai militari sono scaturiti da una precedente attività investigativa che aveva portato a rivelare quello che è stato ritenuto un complesso meccanismo di false fatturazioni e riciclaggio attuato nel settore del conciario.
 

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