Imbrattata la vetrina della sede della Lega / FOTO
La denuncia di Bussolin, segretario cittadino: "Ennesimo atto vandalico che non ci intimidisce"
Ancora imbrattata la sede della Lega di Firenze di viale Corsica. Sono gli stessi esponenti del Carroccio a renderlo noto.
"Come testimoniano le foto, ancora una volta la nostra sede è stata presa di mira da alcuni stupidi che, non sapendo come passare le loro nottate, imbrattano le nostre vetrine credendo di spaventarci. Sono solo degli illusi", commenta il segretario cittadino e capogruppo a Palazzo Vecchio Federico Bussolin.
"Non ci faremo intimidire da niente e da nessuno. La Lega continuerà nelle sue iniziative e battaglie senza mai arretrare di un millimetro. Certe reazioni di taluni personaggi non fanno altro che confermare la bontà della nostra azione politica. Piuttosto viene da interrogarci come mai questi attacchi si verifichino con una certa costanza. Denunceremo nuovamente il fatto alle autorità", aggiunge Bussolin.
Sui vetri della sede si vedono una 'x' sul volto di Salvini rappresentato su un manifesto e le scritte, in rosso, 'fasci appesi' e 'odia il padrone non l'immigrato co...ne".
Solidarietà dalla politica
“Un atto grave che condanniamo senza se e senza ma. La dialettica politica non ha nulla a che vedere con gesti inqualificabili come questo. Siamo distanti ‘anni luce’ su molti temi dalla Lega ma la differenza di posizioni si deve esprimere sempre e comunque nell’ambito di un confronto democratico e atti vandalici come questo sono intollerabili. Da parte nostra solidarietà alla Lega Firenze”, dice Nicola Armentano, capogruppo del Pd in Comune, esprimendo la solidarietà del partito per quanto accaduto.
"La risposta di chi non sa argomentare le proprie idee politiche, se non criminalizzando i propri avversari. Vergognatevi: siete solo vandali e fascisti. Piena solidarietà a Federico Bussolin e agli amici della Lega", le parole del consigliere del Gruppo Centro Antonio Montelatici.
Non è la prima volta
Recentemente, in almeno altri due episodi è stata presa di mira la stessa sede della Lega. Nel primo caso, l'estate scorsa, fu dato fuoco al campanello del locale. Nell'ottobre scorso, poi, altre scritte del tipo di quelle ritrovate oggi.
