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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Il Centro, dipendenti in strada contro la chiusura dei negozi - Foto

L'assessore regionale Gianfranco Simoncini si è detto pronto ad interessare il ministero, una lettera già in serata per sollecitare la cassa integrazione

Un presidio sotto la sede regionale di via Pico della Mirandola a Firenze per scongiurare lo spacchettamento all'asta dei 18 negozi con la mancanza di garanzie sul reintegro dei 160 dipendenti.

"Dal 26 luglio sono senza stipendio e senza cassa integrazione - spiega Enrico Talenti della Filcams Cgil - ed intendiamo evitare che all'asta fissata per il 23 agosto l'offerta vada deserta. Se così fosse al passaggio successivo il curatore potrebbe vendere i singoli negozi e sarebbe difficile mantenere i dipendenti o anche solo sperare che le attività proseguano senza snaturare la loro peculiarità di media distribuzione di vicinato. Per questo abbiamo chiesto alla Regione di intercedere per trovare uno o più accordi con società di settore prima del tempo limite"

L'assessore regionale Gianfranco Simoncini ha ricevuto i rappresentanti sindacali ed ha promesso di inviare una lettera a Roma per sollecitare la cassa integrazione in attesa di conoscere il futuro lavorativo dei dipendenti. 

I dipendenti hanno saputo nel giro di poche settimane che avrebbero dovuto liberare gli armadietti. Si aspettavano una situazione di difficoltà, ma dopo il subentro di Cadla pensavano di aver superato lo scoglio maggiore. Ci sono negozi che hanno mantenuto gli incassi degli stessi periodi del 2013, quindi si sentivano in pieno mercato gli addetti ai lavori che oggi protestano increduli su quanto accaduto.

Il Centro, dipendenti protestano in Regione


 

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