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Cronaca

Addio Firenze: la Guess va in Svizzera

Ora è ufficiale: 63 licenziati, in 20 accettano il trasferimento a Lugano. Ma c'è già un nuovo licenziamento

Ora è ufficiale: la Guess Service si trasferisce in Svizzera, a Lugano. Mesi di vertenza sindacale, scioperi, presidi, manifestazioni, appelli delle istituzioni non sono serviti e così il settore moda che si occupa di sviluppo, stile e prodotto saluta la storica sede di via de' Cattani, all'Osmannoro.

Dei 100 lavoratori che ci lavoravano, quasi tutte donne, sono stati una ventina ad avere accettato il trasferimento: i più giovani, che a Lugano prenderanno circa 3mila franchi svizzeri, cifra di poco superiore al salario minimo. Chi ha famiglia invece non ha accettato. Per loro il sindacato ha strappato, nell'accordo conclusivo firmato con l'azienda, un incentivo all'uscita di 18mila euro più 12 mensilità. Un'altra quindicina di contratti erano a termine, mentre due lavoratori sono stati ricollocati in Guess Italia.

Quest'ultima, a differenza di Guess Service, rimane nella sede dell'Osmannoro, con circa 80 dipendenti, che si occupano degli ordini della merce e dei rifornimenti per la rete di negozi sparsi in tutta Italia. Ma già ci sono motivi per mostrare preoccupazione anche per questi lavoratori: "Guess Italia ha appena ufficializzato un nuovo licenziamento - spiega oggi Alessandro Picchioni, della Filctem Cgil -. Il timore è che, come per altri simili stabilimenti sparsi per l'Europa, l'azienda voglia ridurre il personale della struttura rimasta a Firenze a 20-30 lavoratori". Il che significherebbe licenziare altre 50 persone: "Per questo chiediamo fin da subito una nuova unità di crisi in Regione".

La Cgil rinnova infine la richiesta di poter vedere un piano industriale: "E' previsto da uno dei punti sottoscritti in sede di accordo - conclude Picchioni -. L'azienda però continua a rifiutarsi di mostrarcelo".

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