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Il caso

Ucraina, l'artista russo della statua di Dostoevskij: “La guerra è da stupidi, dobbiamo rispettarci”

Qualcuno ha proposto di rimuovere la statua, idea respinta al mittente dal sindaco Nardella. Aidyn Zeinalov ha donato numerosi monumenti alle città italiane

“La guerra è da stupidi. Dobbiamo rispettarci a vicenda e continuare a portare avanti relazioni e scambi culturali, come avviene da secoli”. Così Aidyn Zeinalov, l'autore della statua di Fedor Dostoevskij, posizionata al parco delle Cascine nel dicembre scorso, per i duecento anni dalla nascita del celeberrimo scrittore russo.

Aidyn parla da Mosca, contattato telefonicamente, dopo che il sindaco Dario Nardella nei giorni scorsi ha fatto sapere di avere ricevuto, senza specificare da chi, la richiesta di rimuovere la statua come “sanzione” contro la Russia, dopo l'invasione dell'Ucraina.

Il caso della Bicocca di Milano

Ma cosa c'entra l'omaggio ad uno scrittore (non la rappresentazione di un tiranno o di un dittatore) morto oltre un secolo fa? Difficile dirlo, anche se figuracce le hanno fatte in tanti in questi giorni, a cominciare dall'Università Bicocca di Milano.

Mercoledì mattina l'Ateneo ha fatto sapere di aver sospeso un corso proprio su Dostoevskij, che doveva tenere lo scrittore Paolo Nori. Poche ore dopo è tornato sui suoi passi, ma il corso non si terrà comunque, perché Nori sul suo blog ha fatto sapere di non accettare il diktat di dover parlare per forza anche di scrittori ucraini, come “compensazione” al fatto di trattare di un autore russo.

“Non conosco autori ucraini, per cui li libero dall’impegno che hanno preso e il corso che avrei dovuto fare in Bicocca lo farò altrove”, ha scritto Nori sul suo blog.

Nardella: "Mi han chiesto di buttarla giù"

La polemica è arrivata anche a Firenze. "Mi hanno chiesto di buttare giù la statua di Dostoevskij”, ha rivelato su Twitter Nardella, chiarendo subito di rimandare al mittente la proposta.

“Non facciamo confusione. Questa – ha scritto Nardella -, è la folle guerra di un dittatore e del suo governo, non di un popolo contro un altro. Invece di cancellare secoli di cultura russa, pensiamo a fermare in fretta Putin”.

E' un po' quello che pensa Zeinalov. “La storia dell'umanità è costellata di guerre. Milioni di persone nella storia sono morte in guerra, in ogni angolo del pianeta. Tutt'oggi sono in corso molte guerre, non c'è solo la guerra in Ucraina, penso per esempio al Medio Oriente, ricordiamocelo. La guerra è sempre una tragedia per le persone e per i popoli”, dice lo scultore, che chiede di mantenere e rafforzare le relazioni culturali reciproche, anche come antidoto alle bombe.

"Salviamo il mondo attraverso la cultura"

“Abbiamo relazioni strette tra Italia e Russia e dobbiamo mantenerle. La guerra non è una cosa intelligente, è un affare da stupidi. Ma noi dobbiamo creare qualcosa di bello e utile, che possiamo trasmettere alle nuove generazioni, nel rispetto reciproco. Il mondo lo possiamo salvare attraverso la cultura”, prosegue l'artista.

Quanto alla statua alle Cascine, “spero proprio che resti lì, perché rappresenta il termine di una lunga e proficua collaborazione. Dostojevsky ha vissuto a Firenze e qui scrisse un libro (L'idiota, tra il 1868 e il 1869, ndr). Non ha importanza che ora ci sia una guerra, la storia nessuno la può cambiare e questo autore rientra nelle relazioni storiche tra Italia e Russia. In Russia – prosegue -, ci sono tanti monumenti dedicati ai maestri italiani, nessuno si sognerebbe di rimuoverli se l'Italia iniziasse una guerra”.

Al fianco dell'artista si pone ovviamente anche la storica Galleria Frilli di via dei Fossi, incaricata in Italia ad esporre e vendere le opere di Aidyn Zeinalov. “E' una persona straordinaria e di una grande generosità”, sottolinea Anna Marinelli, una delle titolari della galleria.

“La statua di Dostoevskij è stata creata in Russia e da lì trasportata e donata a Firenze. Tutto di tasca propria. Ma non solo - prosegue Marinelli -. Aidyn ha donato, solo per citare alcune opere, il busto di Dante che sta nel Palazzo Sacrati Strozzi della Regione, ha donato al comune di Montecatini una statua di Giuseppe Verdi e una di Giacomo Puccini, al comune di La Spezia una statua di Richard Wagner”.

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