La guerra, l'anagrafe sfrattato e l'incertezza sulla data di nascita: la curiosa storia dal Valdarno

Centinaia, forse migliaia di anziani senza certezze sulla propria data di nascita. E' una delle conseguenze provocate dalla seconda guerra mondiale. I bombardamenti alleati avvennero anche in molte città toscane: ecco un episodio che racconta una conseguenza diretta di essi. 

La storia arriva dal Valdarno. Giuseppina ha compiuto gli anni nei giorni scorsi: 22 novembre 1944, riporta la sua carta d'identità. Eppure è essa stessa a non avere la certezza sul suo reale giorno di nascita.

"In quelle settimane nel paese di Incisa, dove sono nata, - racconta - la guerra portava ancora le sue conseguenze. Il Comune, che si trovava in una zona vicino alla ferrovia e quindi a forte rischio, fu evacuato per i bombardamenti".

L'anagrafe, insieme agli altri uffici, fu così spostato nel castello oggi chiamato "Casa Petrarca", nella parte alta di Incisa. "I documenti furono messi al sicuro nelle cantine", spiega Giuseppina. 

In quei giorni molte famiglie furono sfollate dal paese e trovarono rifugio verso le campagne: "Noi abitavamo in campagna, a Palazzolo e ospitammo sette famiglie". Proprio in quei giorni Giuseppina nacque, ovviamente in casa come accadeva una volta. Ma suo padre Guido andò a registrarla soltanto dopo alcuni giorni.

Così, i documenti ufficiali mettono nero su bianco il 22 novembre come data di nascita. "Ma mia madre Maria, però, sosteneva che il mio reale giorno di nascita fosse stato il 24". Mistero. Fatto sta che Guseppina, anche quest'anno, ha festeggiato gli anni il 22. "Mi sono regalata un bel viaggio a Roma che farò nei prossimi giorni con mia sorella Anna", dice.

Una questione di poca sostanza, certo, ma non banale. E che riguarda molte altre persone. Un'incognita curiosa: il caso potrebbe riguardare altri comuni che nei mesi che hanno proceduto la liberazione dei territori toscani, hanno subito evacuazioni a causa dei bombardamenti.