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Cronaca

Gucci infuriata con Report: “Telecamere solo in aziende selezionate”

Il caso Report – Gucci ha sollevato una pioggia di critiche dopo che ieri sera il programma di Rai 3 ha mostrato come in alcuni laboratori della filiera di produzione, nel caso di un terzista, si stata usata anche manodopera a cottimo. La casa di moda "si dissocia nel modo piu' assoluto dai contenuti e dalla forma del servizio" mandato in onda domenica 21 dicembre nell'ambito della trasmissione.

"La signora Gabanelli - si legge in una nota della casa di moda di proprieta' del colosso francese del lusso Kering - non ha mai posto a Gucci alcuna domanda pertinente su quanto da cinque mesi stava girando. Telecamere nascoste o utilizzate in maniera inappropriata, solo in aziende selezionate ad arte da Report (3 laboratori su 576), non sono testimonianza della realtà Gucci".
 Gucci afferma che sia falsa e destituita di ogni fondamento la parte del servizio che accusa la societa' di consigliare l'utilizzo di "forza lavoro cinese a basso costo".

"Accordarsi a insaputa di Gucci con laboratori che utilizzano manodopera cinese a basso costo e non in regola - sabotando i sistemi di controllo in essere - e' una truffa dalla quale Gucci si dissocia e che perseguira' in tutte le sedi", spiega ancora la nota. Gucci "produce il 100% della pelletteria in Italia dando lavoro a oltre 7mila addetti tra fornitori di primo livello (1.981) e fornitori di secondo livello. Di questi addetti, circa il 90% sono di nazionalita' italiana, mentre tutte le 576 aziende sono italiane. Tutti i fornitori di primo e di secondo livello vengono regolarmente controllati (circa 1.300 verifiche l'anno, anche notturne) sul rispetto delle regole e il corretto trattamento delle persone. Ricordiamo che il lavoro notturno, se svolto secondo la normativa, non e' reato: si chiama straordinario o turnazione".

 
 

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