Bancarotta fraudolenta transnazionale, infedeltà patrimoniale, ricorso abusivo al credito, truffa. Sono i reati contestati a due imprenditori italiani, due fratelli di 40 e 41 anni di origine forlivese, e ad un loro collega di origine bosniaca, di 56 anni. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Firenze li ha arrestati questa mattina, assieme ad un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di oltre 13 milioni di euro.

“Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze e svolte dalle Fiamme gialle fiorentine, hanno consentito di accertare come i due imprenditori forlivesi abbiano minuziosamente programmato il fallimento della loro società, impresa operante nel settore calzature e prodotti antinfortunistici, “spogliandola” completamente di attrezzature, merci, dipendenti e finanziamenti, per un valore complessivo che supera i 13 milioni e 350mila euro e trasferendo detti beni presso una controllata bosniaca”, spiegano dalla Guardia di Finanza di Firenze.

L’indagine ha riguardato numerose città, e sono ancora in corso perquisizioni nelle province di Roma, Milano, Forlì, Ravenna e Teramo.