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Cronaca

Morì in carcere a Sollicciano: i grillini chiedono al ministro di far luce sul caso Gatti

Di Battista: "Niki ha collaborato con la giustizia, ma per lui giustizia ancora non c'è stata: la sua morte archiviata come suicidio. La madre Ornella Gemini chiede verità"

Pressing grillino per riaprire il caso Niki Aprile Gatti. Il giovane che morì nel carcere di Sollicciano nel giugno 2008. Morte, è stato trovato senza vita nella sua cella, su cui da anni la madre Ornella Gemini ha nutrito dubbi e chiesto di fare chiarezza. Aprendo anche un blog dedicato al figlio. Blog, peraltro, che ha subito un attacco informatico, comportando la cancellazione di dati raccolti nel corso degli anni. Adesso l’onorevole Alessandro Di Battista (M5S) ha scritto al ministro della Giustizia Andrea Orlando proprio per fare in modo che entri in questa complicata vicenda.

Gatti era un informatico e fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Premium” volta a sgominare le truffe degli 899. Le manette, insieme a lui furono indagate altre 17 persone, scattarono a seguito di indagini su un gruppo di aziende di telefonia sanmarinesi, più altre società con sede a Londra. Il giovane, incensurato, il 19 giugno venne arrestato per truffa informatica ma fu l’unico a essere trasportato nel carcere di Firenze. Tra il 23 e 24 venne trovato impiccato. Il caso sfociò in un’archiviazione.

Adesso si chiede che il guardasigilli dia una risposta alla serie di interrogazioni presentate dall’onorevole pentastellato. Di Battista scrive lunedì sul suo profilo facebook: “Qualche giorno fa ho parlato con la mamma di Niki Gatti. Niki il 22 giugno 2008 fu ritrovato morto nella sua cella. Il reato a lui contestato: frode informatica. Fu arrestato insieme ad altre 17 persone, solo Niki ha risposto ai magistrati durante l'interrogatorio di garanzia, tutti gli altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Tanti misteri: un livido a forma di cerchietto sul braccio, testimonianze dei compagni di cella divergenti, un furto nell'azienda dove lavorava e uno nella sua abitazione e tutti gli indagati sono tornati liberi. Niki ha collaborato con la giustizia, ma per lui giustizia ancora non c’è stata: la sua morte archiviata come suicidio. La madre Ornella Gemini chiede verità e giustizia da quasi 6 anni, il Ministro della Giustizia ha il dovere di intervenire per rispondere agli interrogativi. Io ho appena depositato un'interrogazione al riguardo. Mi auguro che il Ministro Orlando risponda rapidamente e che vi siano giornalisti e blogger interessati ad approfondire la vicenda e riaccendere dei riflettori su uno dei migliaia di casi italiani ancora troppo oscuri. Un abbraccio a Ornella e alla sua famiglia”.

Lo scatto con le richieste al ministro

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