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Cronaca Greve in Chianti

Rifiuti, rivolta a Greve in Chianti per l’inceneritori di Testi

Il Comune chiede di rinviare il primo step sul termovalorizzatore di Testi dal 2015 al 2018. "La gara per l'affidamento del servizio ad un gestore unico dei rifiuti non è ancora partita"

Il Comune di Greve non ci sta. La gara per il gestore unico dei rifiuti non parte e dunque non è possibile raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata necessari ad evitare la realizzazione del termovalorizzatore di Testi, cioè una raccolta differenziata a livello di ATO di oltre il 70%. L’amministrazione osserva che il piano interprovinciale prevede infatti un primo step nel 2015 per valutare la necessità di questo inceneritore che dovrebbe bruciare 70mila tonnellate annue di rifiuti. Ma in mancanza della gara questa condizione appare al momento davvero irraggiungibile.

L’Assessore all’ambiente Simona Forzoni spiega che ad oggi nel Comune di Greve, così come in molte altre realtà, sono state messe in atto solo piccole modifiche parziali alle modalità di raccolta dei rifiuti, per cui appare difficile credere che continuando in questo modo si possa passare da una percentuale di differenziata che per il Comune di Greve è del 47,36% al 31/12/2011 a oltre il 70% nel 2015 senza interventi significativi in questo senso. Considerato che la gara per l’affidamento del servizio ad un gestore unico dei rifiuti non è ancora partita e che comunque, una volta espletata, il nuovo gestore avrà comunque bisogno di tempo per trasformare i servizi in modo tale da raggiungere gli obiettivi prefissati, secondo l’amministrazione appare necessario differire di almeno tre anni lo step di verifica dello stato del piano per quanto riguarda l’impianto di Testi, cioè passare dal 2015 al 2018.
 

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