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Cronaca Greve in Chianti

Chianti, rissa in autobus: tentano assalto fuori dal centro d'accoglienza

Nove persone sono state denunciate. Cinque sono minorenni. Il sindaco di Greve: “Chiediamo l’allontanamento dei ragazzi”

Ieri sera rissa all'interno del pullman Busitalia tra sette ragazzi: due di Greve in Chianti, di 18 e 21 anni, e cinque minorenni albanesi ospiti del centro d'accoglienza del Ferrone. I ragazzi se lo sono date di santa ragione all'interno del pullman tanto da far intervenire l'autista che, non riuscendo a bloccarli, non ha potuto far altro che spalancare le porte del mezzo all'altezza della Martellina. La lite, scoppiata per futili motivi mentre il mezzo tornava da Firenze, non si è però conclusa. Infatti i due italiani hanno telefonato ai propri familiari e raccontato della scazzottata. Motivo per cui alcuni di loro si sono presentati – il padre e il fratello di uno dei coinvolti si erano armati di bastoni di legno -, davanti al centro d'accoglienza ad aspettare il rientro dei minori. Fortuna ha voluto che sul posto arrivassero i carabinieri di Figline e di Strada in Chianti che hanno fatto sì che la situazione non degenerasse ulteriormente. Il bilancio è di sette persone denunciate per rissa e due per porto di armi od oggetti atti ad offendere. I giovani coinvolti nella rissa hanno riportato tra i 4 ed i 5 giorni di prognosi per lesioni lievi. Uno dei minori si è fratturato un dito.

Una dura condanna è arrivata anche dall'amministrazione di Greve. “Non possiamo accettare che accadano fatti del genere – tuona il sindaco Paolo Sottani - un gesto grave che condanniamo senza alcuna riserva; la lite, di cui sono in corso le indagini per l’individuazione dei responsabili, ha determinato alcuni rischi per la salute dei ragazzi mettendo in subbuglio un intero paese anche per le conseguenze che ne sono derivate e i forti risentimenti che hanno, comprensibilmente, provocato nei familiari dei ragazzi. I giovani sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere, considerata l’emergenza dell’episodio. Adesso stanno bene e questo è ciò che più importa ma non intendiamo attendere un giorno di più sull’intervento immediato che abbiamo richiesto alla presidenza del Cenacolo, la cooperativa che gestisce l’accoglienza nella nostra frazione”.

Il sindaco Paolo Sottani insieme al suo vice Stefano Romiti, quest'ultimo intervenuto tempestivamente ieri sul posto, e l’assessore alle Politiche per l’Integrazione Maria Grazia Esposito hanno chiesto alla cooperativa di allontanare immediatamente i cinque ragazzi dalla frazione. “Siamo in contatto diretto con la cooperativa che ci ha assicurato – aggiunge il sindaco – il percorso di trasferimento dei ragazzi già nelle prossime ore”. La giunta Sottani ha inoltro espresso la necessità di avere una copertura h24 attraverso la presenza di operatori qualificati che svolgano attività di controllo e presidio dei gruppi dei minori in modalità no stop. “Non riteniamo opportuno che i giovani  – prosegue il sindaco -  circolino da soli nella nostra zona e nell’area fiorentina, in special modo quando sono previsti spostamenti e distanze lunghe. I ragazzi devono essere sempre accompagnati, per questa ragione abbiamo richiesto la presenza di ulteriori operatori finalizzati ad un supporto di questo tipo”.

La cooperativa Il Cenacolo, promotore del progetto 'SPRINT', ha diffuso una nota nel pomeriggio: “Un fatto gravissimo, siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto, un brutto episodio che rischia di vanificare tutto il lavoro fatto in questi mesi. Il progetto e' nato per creare i presupposti di una vera integrazione e ha permesso di aiutare tanti ragazzi in difficoltà. Il nostro codice di condotta e' chiaro e rigido e non abbiamo mezze misure per chi viola i valori dell'accoglienza. Abbiamo già attivato tutte le procedure interne per il trasferimento dei ragazzi coinvolti in un'altra struttura e cercheremo di ricostruire la dinamica di un episodio sicuramente da condannare. Abbiamo poi incrementato da subito, come assicurato al Comune, il sistema di controllo e presidio per i ragazzi rimasti ospiti della struttura perché episodi del genere non si verifichino più. Restiamo comunque convinti della bontà di un progetto che in questi mesi non ha mai fatto registrate problematiche di questa gravità. Ai ragazzi rimasti feriti il nostro più sincero augurio di pronta guarigione”.

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