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Cronaca

Gkn: possibile stop ai licenziamenti

La novità emerge dopo l'ultimo incontro al ministero, il Collettivo di Fabbrica: "Necessari continuità occupazione e stessi diritti, fare polo pubblico per la mobilità sostenibile"

Si è svolto ieri in videoconferenza un nuovo lungo incontro su Gkn al Ministero dello sviluppo economico. Ne è emersa la possibilità di uno stop all'annunciata nuova procedura di licenziamento collettivo per i 422 operai del sito produttivo di Campi Bisenzio.

Nell'incontro l'imprenditore Francesco Borgomeo, advisor nominato dalla stessa Gkn, ha ribadito l'impegno ad acquisire temporaneamente la fabbrica, per poi rivendirla. Due, come confermato, anche se c'è riserbo sui nomi, le realtà interessate al processo di conversione industriale: una che produce macchinari per l'industria farmaceutica e una attiva nella produzioni di componenti utilizzati nel settore delle energie rinnovabili.

In questa fase di transizione la proprietà, rappresentata ieri in collegamento dall'ex amministratore delegato e ora liquidatore della Gkn Andrea Ghezzi, si è detta infatti disponibile a fermare la riapertura della procedura di licenziamento collettivo. Se l'operazione prospettata da Borgomeo andasse in porto si potrebbero salvare, secondo quanto scrive oggi La Nazione, circa 370 posti di lavoro sui 422 operai attualmente impiegati (poi c'è l'indotto).

L'incontro di ieri era presieduto dalla viceministra Alessandra Todde e hanno partecipato anche rappresentanti del Ministero del Lavoro, di Invitalia, Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, comune di Campi Bisenzio e sindacati.

Durante il confronto Todde ha confermato che il ministero è disponibile a sedersi intorno al tavolo con tutte le parti coinvolte per favorire la suddetta proposta ponte e il successivo progetto proposto dall’advisor (Borgomeo appunto) di reindustrializzazione del sito.

“Il Mise (Ministero dello sviluppo economico, ndr) è assolutamente disponibile a supportare questo percorso di transizione proposto dall’advisor con gli strumenti a disposizione, e la proposta ponte” servirà a offrire ulteriore tempo per lavorare con tutte le parti ad una proposta seria e credibile. Invitalia sarà disponibile a valutare come sostenere il progetto, inoltre convocheremo nelle prossime settimane un primo incontro tecnico per dare seguito a cio di cui si è discusso oggi”, dichiara Todde.

Dal canto suo il Collettivo di Fabbrica non abbassa la guardia. "Sono necessari continuità occupazionale, stessi diritti e analisi di tutte le ipotesi. Continuiamo in ogni caso a lavorare per l’idea di un polo pubblico per la mobilità sostenibile", dichiara infatti Dario Salvetti, che ha sempre messo in guardia, in caso di smobilitazione, anche sul rischio di ritrovarsi al posto della fabbrica un ennesimo ed "eterno" ecomostro.

Ma quando si parla di Gkn si parla anche di indotto. Fronte dal quale non arrivano buone notizie per le decine di lavoratori coinvolti. Nelle ultime ore è infatti arrivata la notizia di licenziamenti per i lavoratori in appalto delle pulizie.

"E' partito ieri - fa sapere infatti la Cgil - il licenziamento collettivo di Easy Group, azienda dichiarata fallita lo scorso giugno. La procedura, aperta su base nazionale, riguarda complessivamente 20 lavoratori di cui 6 impiegati nell'appalto di pulizia di Gkn a Campi Bisenzio. Al netto del fatto che il giudice delegato ha a suo tempo concesso l'esercizio provvisorio fino al 31 dicembre prossimo, colpisce la tempistica dell'atto, concretizzato proprio nel momento in cui si chiede con forza un piano di reindustrializzazione che tenga in considerazione il futuro occupazionale di tutti lavoratori, compresi quelli degli appalti e dei servizi legati al sito produttivo di Campi Bisenzio. Riteniamo questa scelta - conclude il sindacato -, irresponsabile, avventata e pregiudizievole, un atto grave sul quale non ci piegheremo".

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