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Cronaca

Gkn non si presenta al tavolo, parla solo l'avvocato e conferma tutti i licenziamenti. Il governo: “Totale mancanza di rispetto”

Prosegue la mobilitazione sindacale. La viceministra Todde: "Inaccettabile". Giani: “Calpestata la dignità del lavoro”. Nardella: “Mai visto nulla di simile in 7 anni da sindaco”

Una totale mancanza di rispetto. Nei confronti delle istituzioni, dei sindacati e, soprattutto, dei lavoratori. La condanna nei confronti del comportamento della proprietà della Gkn al tavolo di confronto sviluppatosi nel pomeriggio di oggi alla prefettura di Firenze, in via Cavour, è unanime.

Nei giorni scorsi la proprietà aveva dato la disponibilità di partecipare all'incontro, ma oggi, all'ultimo momento, si è saputo che i rappresentanti del fondo di investimento inglese Melrose Industries non sarebbero arrivati. Erano collegati in videoconferenza da Milano (vedi foto più sotto).

“Si sono nascosti dietro alle telecamere”, dice il presidente della Regione Eugenio Giani al termine dell'incontro, dove erano presenti anche il sindaco metropolitano Dario Nardella, quello di Campi Bisenzio, dove ha sede lo stabilimento industriale, Emiliano Fossi, la prefetta Alessandra Guidi e la viceministra allo sviluppo economico Alessandra Todde, arrivata da Roma a far le veci del governo. Incontro durato molto più del previsto, oltre tre ore, durante le quali il presidio degli operai sotto la prefettura per chiedere il ritiro dei licenziamenti è stato incessante e assordante.

Il presidio degli operai di fronte alla prefettura / VIDEO

L'azienda ha parlato solo tramite l'avvocato. “Ha dimostrato la più totale mancanza di rispetto verso le istituzioni. A seguito dei confronti che ci sono stati fra istituzioni e sindacati l'azienda non ha ritenuto neanche di intervenire con l'amministratore delegato, ma con un avvocato che è il consulente”, dichiara al termine del vertice la stessa Todde.

“Ricorderemo a chi vuole trasformare uno stabilimento industriale in un prodotto finanziario di cosa sono capaci di fare il governo e le istituzioni di questo Paese. Il tavolo di crisi non si chiude e la partita non è chiusa. Abbiamo concordato un percorso con istituzioni e sindacati. E' bene che l'azienda si renda conto di quello che significa il gesto di oggi e anche che cosa significa la responsabilità”, aggiunge Todde, che dopo l'incontro in prefettura si è recata alla fabbrica di Campi (foto qui sotto) per portare solidarietà ai lavoratori licenziati.

La viceministra Todde tra gli operai della Gkn a Campi-2

“Non è assolutamente accettabile un atteggiamento di chiusura e in cui ci si presenta dicendo che ormai la procedura è partita. E' importante dimostrare quanto le istituzioni saranno capaci di stare vicine a questi lavoratori, a questo stabilimento. Non permetteremo mai che un'attività produttiva venga trasformata in un prodotto finanziario”, le parole della viceministra.

Parole di dura condanna anche da Nardella e da Giani. “Ritrovarsi senza lavoro da un  giorno all’altro e scoprirlo attraverso una mail, significa saltare a piè pari i diritti e la dignità dei lavoratori, senza nemmeno prospettare l’attivazione di un iter di ammortizzatori sociali. Questa procedura nega la dignità del lavoro. Non permetteremo che si calpestino le procedure e la prassi della nostra legislazione sul lavoro frutto della nostra storia”, assicura il presidente della Regione.

“E' surreale, in 7 anni da sindaco non avevo mai visto un atteggiamento simile da parte di un'azienda - dice il sindaco Nardella -. Non hanno accettato l'incontro di oggi in una sede istituzionale dicendo di voler incontrare i sindacati domani separatamente, in un albergo. E' inaccettabile, un fatto di una tale gravità che l'intero governo deve porre attenzione a questa situazione. Non può diventare un precedente”.

Tavolo di crisi Gkn-2

Incontro in albergo chiaramente rigettato al mittente dai sindacati, con i sindacati che parlano dell'ennesimo “atto di vigliaccheria” e "arroganza inaccettabile" da parte dell'azienda e confermano per lunedì mattina lo sciopero generale territoriale e la manifestazione in piazza Santa Croce a Firenze, mentre il presidio della fabbrica proseguirà ad oltranza.

“Da parte loro c'è stato un approccio freddo, impersonale, distaccato, ancora peggiore di quello che mi aspettavo”, le parole del sindaco di Campi Emiliano Fossi.

Quanto alla presunta 'crisi' produttiva, e ai calcoli di minori ordini in futuro, la viceministra Todde ha smentito seccamente la 'giustificazione' della proprietà.

“Non si tratta di un'azienda in crisi, infatti non ha nemmeno chiesto ammortizzatori sociali. E' passata da un'interlocuzione con la Regione Toscana e con i dipendenti in cui si parlava di scenari futuri al licenziamento di tutti i dipendenti - dice Todde -. Quella di Gkn non è una crisi industriale, e l’azienda ne è consapevole, è una vertenza in cui si sta parlando di problemi legati a tematiche finanziarie. Lo stabilimento è stato trasformato in un prodotto finanziario”. Tradotto: fare più soldi possibile, a discapito di tutto il resto. “Porteremo avanti tutte le iniziative opportune, insieme alle varie istituzioni”, assicura la viceministra.

Le istituzioni, come i sindacati, chiedono il ritiro dei licenziamenti e che la proprietà vada a sedersi ad un tavolo di trattativa. Quest'ultima ribadisce che la chiusura dello stabilimento e il licenziamento collettivo sono "irrevocabili". Uno scenario che ricorda molto da vicino quello della Bekaert di Figline Valdarno. La speranza è che l'esito possa essere diverso.

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