Gkn di Campi Bisenzio, Letta: "Se questo è l'andazzo, rivedere la norma che pone fine al blocco dei licenziamenti"
Intanto prosegue l'assemblea permanente dei lavoratori in fabbrica
"I 422 licenziamenti per mail alla Gkn di Campi Bisenzio sono inaccettabili. Era successo già alla Gianetti Ruote, in Brianza, con 152 persone mandate a casa. Se questo è l'andazzo, dobbiamo rivedere la norma del 30 giugno che pone fine al blocco selettivo dei licenziamenti. Rischia di scalfire la voglia di ricostruzione che si percepisce oggi in Italia. Un problema è anche capire chi siano i datori di lavoro, se si tratta di fondi esteri diventa complicato tutelare i lavoratori".
Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, ieri a Bologna, a 'la Repubblica delle Idee', la festa del quotidiano degli Agnelli diretto da Maurizio Molinari.
Nel frattempo, prosegue la protesta degli operai e delle operaie e l'assemblea permanente in fabbrica, dopo che venerdì mattina, con una mail, tutti e 422 i dipendenti, operai e impiegati, si sono visti di fatto licenziati dalla proprietà, un fondo di investimento inglese, da un giorno all'altro.
Gkn, tutti licenziati: con una mail
La norma sullo stop ai licenziamenti era stata introdotta durante il periodo della pandemia per contrastare quella che per i sindacati, senza lo stop, avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria bomba sociale. Il licenziamento collettivo alla Gkn Driveline - sulle cui modalità ha preso le distanze anche Confindustria, a cui l'azienda è associata -, è arrivata solo pochi giorni dopo la fine del blocco dei licenziamenti. Peraltro ancora non si sa molto sulle cause che hanno portato la proprietà a chiudere la fabbrica: la volontà di delocalizzare la produzione per aumentare i profiti? O cos'altro?
Adesso si teme che possano essere a rischio, nel Fiorentino, come nel resto della Toscana e del Paese, molte migliaia di posti di lavoro. Il vicepresidente di Assopellettieri, per fare un esempio, ha paventato il rischio per la sola Toscana di mille lavoratori in bilico dopo la fine del blocco dei licenziamenti (su un totale di 25mila). La protesta dei lavoratori della Gkn, che invocano la vicinanza dei cittadini e del territorio, prosegue ad oltranza.