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Cronaca Campi Bisenzio

Gkn, Todde: “L'azienda non è in crisi, ha incassato 3 milioni di aiuti pubblici e ora mette in ginocchio un territorio. E' inaccettabile”

Intervista alla 'Stampa' della viceministra allo sviluppo economico che segue il tavolo di crisi sull'azienda di Campi Bisenzio: “Basta con gli atteggiamenti predatori”

La Gkn non è in crisi, di recente il gruppo con un'altra società ha incassato 3 milioni di aiuti pubblici e ora con 500 licenziamenti mette in ginocchio un territorio. Non si può accettare. Per quanto riguarda Gkn il tavolo è sospeso, le interlocuzioni vanno avanti e stiamo lavorando senza sosta per trovare una soluzione seria e per convincere l’azienda a proseguire nella direzione da noi auspicata al tavolo”.

Così oggi, in un'intervista al quotidiano torinese de La Stampa, parla la vicemnistra allo sviluppo economico Alessandra Todde (5 Stelle), che sta seguendo tra gli altri il tavolo di crisi dell'azienda di Campi Bisenzio, che il 9 luglio scorso tramite mail ha comunicato a tutti i lavoratori la volontà di chiudere lo stabilimento e di fatto un licenziamento di massa.

Todde che, insieme al ministro del lavoro Andrea Orlando, sta scrivendo un decreto per impedire o comunque limitare delocalizzazioni facili, come successo in tanti altri casi, si sta occupando anche di molti altri tavoli, che vedono coinvolti centinaia di lavoratori, come per esempio, uno tra i tanti, la Gianetti Ruote di Monza: in questo caso in luglio ad essere licenziati in tronco sono stati 152 lavoratori.

“Atteggiamenti predatori dettati da una logica di profitto di breve termine: solo così si spiegano molte chiusure e licenziamenti a cui stiamo assistendo. Con questo decreto vogliamo chiarire che esiste anche una responsabilità sociale delle imprese – prosegue Todde nell'intervista al quotidiano torinese -. Noi non colpiamo le ristrutturazioni tout court, ci mancherebbe. Non vogliamo colpevolizzare chi fa 'turnaround' (piano di risanamento e ristrutturazione, ndr) perché deve passare a modelli produttivi diversi, non abbiamo di certo in testa imprese che vivano di sussidi. La competitività è l'obiettivo, ma atteggiamenti puramente speculativi non sono più accettabili. Chi non è in crisi e vuole tagliare, può farlo. Ma dovrà seguire un percorso ordinato, che coinvolga le parti sociali e favorisca l'arrivo di nuovi imprenditori”.

Insomma, basta con la vergogna di una mail (in altri casi è stato inviato un messaggio WhatsApp) usata per licenziare, dall'oggi al domani, centinaia di persone.

Il ministro spiega che il nuovo decreto sarà applicabile anche al caso della Gkn: “L'idea è che possa essere operativo in fretta per tutti quei casi in cui non sia ancora stato chiuso un accordo con le parti sociali e le istituzioni”.

Mercoledì scorso, 11 agosto, anniversario della Liberazione di Firenze, migliaia di persone hanno manifestato in città in solidarietà con i lavoratori e le lavoratrici della Gkn. All'ultimo tavolo il governo ha offerto 13 settimane di cassa integrazione all'azienda. L'azienda ha preso tempo, tempo che sta passando. Sulla testa dei lavoratori, ora sotto la spada di Damocle di un licenziamento collettivo.

Migliaia di persone sfilano in centro alla manifestazione per la Gkn / VIDEO

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