Scoperto giro di permessi di soggiorno: falsi contratti di lavoro e matrimoni a pagamento

Uno sportello parallelo dell’immigrazione dietro cui sarebbero girate centinaia di migliaia di euro. E’ quanto scoperto dai carabinieri che stamani hanno chiuso un'indagine avviata nel 2013. Tutto è scaturito da alcune segnalazioni della prefettura in merito ad alcuni cittadini extracomunitari che risultavano essere dipendenti di persone in difficoltà economiche estreme – alcune vivevano nell’Albergo Popolare di San Frediano o in case occupate. Dichiarazioni rilasciate dagli indigenti, pagate una cinquantina di euro, che attestava fittiziamente come gli stranieri svolgessero lavori di badanti o colf. 

In manette sono finite cinque persone: un consulente del lavoro, originario di Matera, ed una commercialista di Scandicci oltre a tre egiziani. Tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si cerca ancora un sesto uomo di origine tunisina. Altre 22 persone, delle quali 15 romene e 7 italiane, sono state denunciate. L'organizzazione riusciva a far "entrare" in Italia circa otto persone al mese. Da quanto appurato, per avviare la pratica per il permesso di soggiorno servivano mille euro in contanti. Poi altri 2mila euro nelle successive due fasi del lavoro.

Inoltre i militari, coordinati dal colonnello Cesare Gucci, hanno scoperto che venivano celebrati matrimoni di comodo per ottenere il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Almeno tre i casi scoperti nei comuni dell’hinteland fiorentino, sebbene adesso si indaghi a tappetto su tutta la regione. L’escamotage era far celebrare nozze tra extracomunitari e cittadini romeni. Infatti il matrimonio con quest’ultimi, essendo comunitari, dava la possibilità di accedere alla cittadinanza. In questo caso l’esborso era più ingente: circa 7mila euro. Sarebbero circa 450 i permessi di soggiorno ottenuti dietro false attestazioni, che gli inquirenti sottoporranno al vaglio dell’ufficio stranieri della questura.