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Cronaca Scandicci

Giovani picchiati fuori dalla discoteca, il sindaco di Scandicci: "Un ragazzo ancora ricoverato a Varsavia". Luigi Ciatti: "Violenza inaudita"

Il padre del giovane ucciso a Lloret De Mar: "L'unica cosa che a noi resta da fare è cercare giustizia, che purtroppo tarda ma che arriverà"

Una tranquilla vacanza tra amici sfociata in un'inaudita, assurda violenza per sette ragazzi di Scandicci, picchiati a sangue lo scorso weekend fuori da una discoteca di Varsavia, in Polonia. Uno di loro si trova ancora ricoverato nella capitale polacca e rischia di perdere un occhio. La sua famiglia si sta muovendo tramite l'ambasciata per farlo tornare in Italia e farlo operare.

Commenta sui social il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani: "Sto seguendo da ieri la vicenda che ha visto coinvolti un gruppo di ragazzi di Scandicci a Varsavia, aggrediti fuori da un locale. Sono in contatto con le famiglie, con la nostra ambasciata nella capitale e con le forze di polizia. Sono un gruppo di coetanei quasi tutti scandiccesi che sono andati a trovare dei loro amici che al momento si trovano in Polonia per ragioni di studio".

Varsavia: gruppo di giovani scandiccesi massacrato di botte fuori dalla discoteca

"La maggior parte di loro - prosegue Fallani - ha già fatto rientro nel nostro paese, due sono ancora nella città polacca, uno di questi al momento si trova ricoverato e assistito anche dalla presenza dei famigliari arrivati ieri. Sto lavorando di concerto con i genitori e con le nostre rappresentanze diplomatiche per poter agevolarne il rientro e l'assistenza. Questo fatto ci colpisce e siamo tutti a disposizione per aiutare le famiglie che sono integrate, attive nella comunità locale e che hanno ragazzi tutti studenti universitari".

La notizia ha scosso la comunità scandiccese, quattro anni e mezzo dopo l'omicidio di Niccolò Ciatti, ucciso durante una violenta aggressione in discoteca in Spagna, a Lloret de Mar.

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E proprio Luigi Ciatti, il padre di Niccolò, ha detto all'Adnkronos: "La prima cosa che ho pensato quando ho sentito la notizia di quei ragazzi massacrati di botte vicino a una discoteca è stata 'ancora una violenza inaudita'. Davanti ai miei occhi avevo Niccolò, quando ha ricevuto quel calcio, le sue mani sul petto".

"Continuano questi atti di violenza inaudita in cui alcuni ragazzi picchiano altri in maniera assurda - ha continuato Ciatti - mettendo a rischio la vita di coetanei. Non riesco a capire come facciano a non fermarsi, la vita è la cosa più bella che c'é e basta poco per perderla o, nel loro caso, per rovinarsela. Forse sbaglio, ma credo che se ci fossero sentenze come dovrebbero essere e se questi ragazzi si rendessero conto di quello che rischiano ci potrebbero pensare un attimo prima di agire e arrivare a tanto".

"L'unica cosa che a noi resta da fare è cercare giustizia, che purtroppo tarda ma che arriverà. Non ci porterà indietro Niccolò, ma quella nei confronti di chi lo ha massacrato deve essere una condanna esemplare perché capiscano davvero quello che hanno fatto - ha concluso Ciatti -. Mi auguro si riesca a fare questo processo, perché questi delinquenti non si recuperano e l'unico posto dove devono stare è il carcere".
 

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