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Cronaca

Giorno della memoria: morta Sonia Oberdorfer, testimone della Shoah

Aveva 100 anni

E' morta ieri a Firenze, all'età di 100 anni, Sonia Oberdorfer, testimone degli effetti devastanti delle legge razziali, emanate dal regime fascista nel 1938. Proprio nei giorni in cui si ricordano i tempi bui dell'Italia del regime fascista.

La giovane Sonia insieme alla famiglia non fu deportata nei campi di concentramento ma la sua vita andò in frantumi con l'entrata in vigore del provvedimento antisemita: non potè più fare la maestra nelle scuole pubbliche e trovò lavoro presso una famiglia ebrea come donna di servizio.

Il funerale, come ha appreso l'AdnKronos, si terrà oggi, alle ore 14, nel cimitero israelitico di Firenze, in via di Caciolle. Sonia Oberdorfer aveva iniziato a scrivere le sue memorie quando era settantenne, volendo che quanto da lei vissuto rimasse a memoria futura.

Il suo racconto autobiografico ha visto la luce solo un anno fa, in occasione del suo centesimo compleanno. Il suo libro si intitola "La tela di Sonia. Affetti, famiglie, arte nelle memorie di una maestra ebrea" (La Giuntina, 2018) ed è stato curato da Marta Baiardi, Alessia Cecconi e Silvia Sorri.

La memoria di Sonia Oberdorfer, nata a Firenze il 29 settembre 1918, maestra vissuta principalmente tra Firenze e Genova, si inserisce nel copioso filone autobiografico della generazione di ebrei che vissero guerra e persecuzioni ma riuscirono a sfuggire alla deportazione. Sullo sfondo di un ampio affresco - lucido, doloroso e ironico allo stesso tempo - in cui si narrano usi e costumi di una famiglia della piccola borghesia ebraica nella prima metà del Novecento, la testimonianza di Sonia Oberdorfer offre una prospettiva insolita e intima non solo sulla sua vita ma anche su una serie di noti personaggi del mondo culturale dell'epoca

E' partito il treno della memoria

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