Barone fa cacciare giornalista "non gradito" alla Fiorentina, stampa in rivolta: "Siamo sconcertati"
Il racconto di Francesco Matteini: "Mi ha dato 50 euro e mi ha detto di andarmene, eppure avevo un regolare biglietto"
Quello di oggi, sabato 30 settembre, doveva essere un giorno di festa per la Fiorentina, che inaugurava la prima partita ufficiale al Viola Park insieme ai propri tifosi. Peccato che l'evento si sia macchiato di un fatto clamoroso quanto grave accaduto poco prima del fischio d'inizio della gara Fiorentina-Milan valida per il campionato Primavera. Come ha raccontato lui stesso sul suo sito "QuiAntella" al giornalista Francesco Matteini è stato vietato l'ingresso al centro sportivo, nonostante avesse un regolare biglietto d'ingresso per la gara in programma acquistato online.
"Cari lettori, stavolta racconto in prima persona, perché sono io, Francesco Matteini, il giornalista cacciato dal Viola Park dal direttore generale della Fiorentina Joe Barone, nonostante fossi in possesso di un regolare biglietto, acquistato online, per seguire la partita Fiorentina-Milan, campionato Primavera, in programma oggi alle 13 - scrive il giornalista sul suo sito -. Farò pura cronaca, il commento lo lascio a voi. I fatti sono avvenuti poco dopo le 12.30 di oggi, sabato 30 settembre 2023. Sono arrivato davanti al Viola Park. All’ingresso c’era il dg Joe Barone con il comandante della Polizia municipale di Bagno a Ripoli. Ho salutato entrambi (Barone non ha risposto al saluto) e mi sono messo in coda con gli altri tifosi all’ingresso dello stadio. Arrivato all’interno del Viola Park, prima del controllo biglietti, sono stato affrontato da Barone che, ad alta voce, ha ripetuto più volte “Lei non è gradito e non può entrare. Questo è un posto privato e entra solo chi vogliamo noi. Lo scriva: Barone non mi ha fatto entrare”. Ho risposto che certamente lo avrei scritto (promessa mantenuta), ma volevo sapere qual era il motivo. La risposta, ripetuta più volte, è stata “Perché è un giornalista non gradito qui”. Poi se n’è andato".
"Un attimo dopo - continua Matteini - è arrivato il responsabile della comunicazione, Alessandro Ferrari, il quale ha ribadito: “Non puoi entrare, non ti abbiamo rilasciato l’accredito”. Ho risposto che avevo un regolare biglietto. “Chi te la dato?”, mi ha chiesto. “L’ho comprato online come previsto” ed ho mostrato il biglietto col mio nome. Allora è tornato alla carica Barone che di nuovo mi ha detto di andarmene perché non ero gradito “Non ti vogliamo” ha ripetuto più volte".
A questo punto l'episodio ancora più grave. "Alla mia risposta che avevo pagato un regolare biglietto, ha estratto una mazzetta di banconote e mi ha infilato in tasca 50 euro. Io ho preso la banconota e gliel’ho lanciata dicendo: “Non si permetta una cosa del genere, cosa vuole comprami con 50 euro?”. Poi ho aggiunto: “Comunque non voglio fare il provocatore, me ne vado ma voglio il rimborso dei 10 euro in modo formale”. Barone si è rivolto agli addetti alla biglietteria dicendogli di darmi 10 euro. Gli hanno risposto che non potevano, perché la procedura era tutta online. Allora hanno preso i dati del mio biglietto e mi faranno un riaccredito sulla carta di credito con cui ho pagato il biglietto. Infine Barone ha chiamato una steward e le ha detto di accompagnarmi all’uscita. La signora mi ha accompagnato fino alla strada. Aggiungo soltanto - conclude il giornalista - che sono orgoglioso del lavoro che ho fatto in questi anni sul Viola Park (al quale, fra l’altro, sono sempre stato favorevole fin dal primo giorno, attirandomi molte critiche per questo). QuiAntella ha puntualmente raccontato ogni aspetto urbanistico, legale, politico del progetto e del suo sviluppo. Ho pubblicato documenti e interviste sforzandomi ogni volta di chiarire ai lettori anche i risvolti più complessi. Mai scritto notizie false, mai ricevuto smentite o precisazioni. A voi il giudizio".
Matteini ha spesso espresso giudizi critici verso la squadra raccontando però l'evoluzione del Viola Park in termini imparziali e inattaccabili. Ciò non toglie che non farlo entrare come semplice spettatore pagante sia certamente un danno di immagine per la società viola.
La denuncia delle associazioni di categoria: "Violato l'articolo 21 della Costituzione"
Sulla vicenda sono intervenute Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana e Ordine dei giornalisti della Toscana, che hanno denunciato l'accaduto.
"Il giornalista Francesco Matteini è stato cacciato dal Viola Park Rocco Commisso, oggi 30 settembre 2023, mentre stava per assistere alla prima partita ufficiale nel nuovo impianto, fra la Primavera della Fiorentina e del Milan. Il direttore generale della società, Joe Barone in persona, ha chiesto ad una addetta al servizio di accompagnarlo alla porta, nonostante che Matteini avesse il diritto di restare visto che aveva pagato regolarmente un biglietto online.
Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana e Ordine dei giornalisti della Toscana, sconcertati dal comportamento della Fiorentina, rilevano che è stato violato il diritto di cronaca, garantito dall’articolo 21 della Costituzione, oltre a quello di un cittadino che aveva comprato un biglietto per assistere ad uno spettacolo in un luogo privato però aperto al pubblico. Ma è ancora più preoccupante la motivazione dell’espulsione: “Lei è un giornalista sgradito”. Significa che, d’ora in avanti, in qualsiasi manifestazione aperta al pubblico (politica, sportiva, eccetera) i giornalisti potranno essere allontanati secondo il libero arbitrio di chi la organizza. Inaccettabile e insopportabile.
Ast, Ussi Toscana e Odg, oltre a dare mandato ai propri avvocati, d’intesa con Matteini, per prendere le iniziative legali che il caso richiede, si rivolgono alle istituzioni nazionali e locali, al Coni, alla Federcalcio, alla Lega di serie A, perchè intervengano con gli strumenti di cui dispongono per difendere la libertà di stampa nel nostro Paese ed evitare che episodi discriminatori, come la cacciata di un giornalista “sgradito”, non debbano più ripetersi".