Papa Francesco incontra i genitori single: ci sono anche 35 toscani
L'incontro era stato chiesto da Gengle, un social network per genitori single ideato da una mamma fiorentina, che dice: "Al Papa ho chiesto che la Chiesa non escluda i separati dalla comunità cristiana"
"Finalmente ci sentiamo guardati e ascoltati. E soprattutto non giudicati". Alessandra, mamma separata con una bambina, era fra i cento genitori single che ieri sono stati ricevuti da Papa Francesco all'udienza generale in San Pietro, insieme ai loro figli. Oltre 140 persone in tutto, arrivate da ogni regione d’Italia: dalla Toscana ne sono arrivati 35.
L'incontro era stato chiesto al Santo Padre due mesi fa dalle mamme e i papà aderenti a 'Gengle', gruppo che riunisce circa 6mila genitori single, dopo le aperture del Papa nei confronti della famiglia non tradizionale. "Il Papa ha raccolto subito la nostra richiesta", spiega Giuditta Pasotto, giovane mamma single di Firenze, fondatrice di Gengle, che ieri ha avuto l'opportunità di parlare a tu per tu con Francesco. "Cosa ho detto al Papa? L'ho ringraziato per averci accolto: la sua disponibilità è una grande speranza per molti di noi”.
"Da quando è nato Gengle ho avuto a che fare con centinaia di madri e padri separati e divorziati. Credenti e non credenti. Ascolto le loro storie - racconta Pasotto -. Chi si separa dal coniuge, se ha fede, oltre a soffrire per il fallimento di una relazione, patisce anche l'esclusione dalla comunità cristiana. Ci sono ragazze madri i cui bambini non vengono battezzati dal parroco, donne o uomini divorziati a cui si nega la comunione. Al Pontefice ho spiegato tutto questo".
