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Cronaca

General electric: "Al Pignone gli operai di Sesto S.Giovanni"

L'azienda replica sui piani futuri: "Ad Avenza attività diverse rispetto a Firenze"

La General Electric risponde ad un articolo comparso su Firenzetoday. In merito al caso Alstom e alla situazione dello stabilimento di Sesto San Giovanni, l'azienda spiega così la situazione: "Lunedì 26 settembre si è tenuto un nuovo incontro presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, il quinto a partire da febbraio 2016, inerente il piano di ristrutturazione proposto per le attività ex-Alstom acquisite nel mese di novembre 2015. Il management di Alstom Power Italia SpA ha sottolineato che il numero attuale degli esuberi, pari a 106, si è considerevolmente ridotto rispetto ai 211 esuberi comunicati a gennaio nell’ambito del piano di ristrutturazione per i Paesi europei".

"Un dato che conferma l'impegno dell'azienda a trovare qualsiasi soluzione percorribile per ridurre l'impatto sociale - prosegue Ge - la Società ha inoltre ribadito le misure messe a disposizione del personale coinvolto nella riorganizzazione: disponibilità da parte di altre due società di General Electric, Avio Aero e Nuovo Pignone, ad assumere presso i propri siti produttivi gli operai in esubero nello stabilimento Alstom Power Italia di Sesto San Giovanni; un piano di uscite incentivate che comprende un programma di ricollocamento professionale ed un consistente incentivo economico. Avendo seguito in modo scrupoloso e trasparente le procedure e gli adempimenti di legge, e avendo messo a disposizione ogni soluzione possibile per mitigare l’impatto sui dipendenti, il management ha confermato la necessità di procedere, in tempi stretti e senza ulteriori rinvii, al completamento del piano di ristrutturazione, come condizione essenziale per lo sviluppo del business e per garantire il mantenimento e la continuità delle proprie attività".

"In riferimento all’affermazione contenuta nell’articolo di uno 'spostamento della produzione ad Avenza', si precisa che il sito di Ge Oil & Gas di Avenza e quello di Firenze svolgono attività completamente differenti tra di loro, che non renderebbero in alcun modo possibile ipotizzare uno spostamento di volumi produttivi da una sede ad un’altra", precisa l'azienda.

"La sede di Firenze di Nuovo Pignone - prosegue Ge - è l'headquarter globale per il business di Turbomachinery Solutions, nonchè hub europeo per il business di Downstream Technology Solutions e lo stabilimento manifatturiero si caratterizza per la produzione di compressori, di turbine a gas e a vapore e di turboespantori. Il sito inoltre dispone di un’ampia area testing in cui vengono testate le macchine. A Firenze è inoltre presente il dipartimento di Ingegneria, funzione chiave per entrambi i business presenti".  "Il cantiere di Avenza, invece, inaugurato nel 2011 - si conclude - è il fulcro delle attività di assemblaggio dei moduli industriali, una configurazione ottimizzata di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas o per la generazione di energia elettrica, realizzata al 100% su misura sulle esigenze dei clienti".

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