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Cronaca

Generale Electric, piano di esuberi: salvo il Nuovo Pignone

La multinazionale americana annuncia 6mila500 esuberi in Europa, 236 in Italia. L'azienda fiorentina per ora non toccata

La multinazionale americana General Electric, proprietaria della Nuovo Pignone, ha annunciato lo scorso gennaio un piano lacrime e sangue per i lavoratori: 6mila500 esuberi in Europa, di cui 236 in Italia.

I sindacati rispondono all'annuncio della società con la Giornata d'azione europea, manifestazione di protesta indetta per venerdì 8 aprile in tutto il continente. Domani saranno a Firenze i coordinatori nazionali dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil di General Electric, per illustrare le ragioni della mobilitazione e le modalità della protesta.

"Tutto questo è avvenuto dando ai lavoratori informazioni lacunose, disattendendo la consultazione sindacale e, in molti paesi, passando direttamente all’azione con spostamenti, riorganizzazioni e licenziamenti, come denunciato anche in Italia, dove i lavoratori si sono mobilitati fino a portare la vertenza sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico", spiegano i sindacati.

I lavoratori della Nuova Pignone non risultano toccati dai 236 esuberi previsti in Italia, che riguarderanno l'unità GE Alstom Power di Sesto San Giovanni, Milano. L'8 aprile comunque i lavoratori di tutta Europa della multinazionale americana, compresi i fiorentini, incroceranno le braccia per convincere l’azienda ad impegnarsi nella salvaguardia dei posti di lavoro.

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