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Cronaca

Gavinana: via libera al progetto esecutivo per il Memoriale di Auschwitz  

I cantieri partiranno in autunno. Inaugurazione in primavera

Va avanti il progetto del Memoriale italiano di Auschwitz, opera d’arte collocata nel museo presso l’ex campo di sterminio e poi smantellata, che ha trovato una nuova casa presso il centro Ex3 nella zona di Gavinana: la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo che prevede la ristrutturazione degli spazi per renderli capaci di accogliere il Memoriale. Il costo, un milione di euro, è stato finanziato dalla Regione. I lavori cominceranno in autunno, dopo l’espletamento della gara d’appalto, e l’opera sarà inaugurata la prossima primavera. Il Memoriale sarà intanto sottoposto ad un restauro da parte dell’Opificio delle Pietre Dure grazie ad un finanziamento della Fondazione CR Firenze.

“Finalmente – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – questa straordinaria opera d’arte sta per tornare visibile a tutti, monito contro le atrocità della seconda guerra mondiale e di tutta la barbarie umana. Aver dato il via libera al progetto proprio a pochi giorni dalla Liberazione mi pare un ben segnale e un regalo per la città e per le nuove generazioni. Abbiamo fortemente voluto questo Memoriale a Firenze quando c’era il rischio concreto che finisse smantellato e dimenticato perché la nostra città, medaglia d’oro della Resistenza, è un luogo ideale per parlare di memoria ma anche di futuro, di pace, di vita. Mi auguro che, alla fine dei lavori, vengano a visitarlo non solo cittadini e turisti ma anche tanti giovani: è a loro che consegniamo la nostra eredità più importante, il saper distinguere il bene dal male”.

“Anche questa volta dalla Toscana e da Firenze arriva una risposta chiara e forte a chi cerca di cancellare la storia e la memoria della deportazione – hanno ricordato il presidente della Regione Enrico Rossi e la vicepresidente Monica Barni -. Una vicenda nata sotto i peggiori auspici, quando nel 2011 le autorità polacche, a preludio dei più recenti tentativi di negazionismo di Stato, vollero la chiusura del Memoriale italiano di Auschwitz, ha trovato nella nostra terra una soluzione positiva, 'nuova vita'. Nel 2013, quando l'allora presidente dell'Aned Gianfranco Maris ci scrisse chiedendoci di salvare il Memoriale, noi ci dichiarammo disponibili ad accoglierlo. E così abbiamo fatto. La Toscana ha avuto un ruolo importante nella Resistenza e le nostre popolazioni hanno pagato un tributo di sangue altissimo all'occupazione nazifascista. Furono più di 1.800 i deportati toscani nei campi di sterminio. L'apertura del Memoriale a Firenze è un dovere civile e umanitario. Le parole di Primo Levi contro la negligenza e la perdita di memoria sono ancora le migliori: 'Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa, andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi'. Il nostro impegno istituzionale ed economico per tenere viva la memoria si rafforza e cresce. Lavoriamo da molti anni su questo e lo facciamo con iniziative e progetti di ricerca e di cooperazione come il treno della memoria e il meeting del Mandela forum, che sono esperienze straordinarie per migliaia di ragazze e ragazzi toscani. Coltivare una vaccinazione contro la violenza, contro la sopraffazione, è un investimento importantissimo per la Toscana”.

Memorial Italiano di Auschwitz

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