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Cronaca

G7, salta l'arrivo dei Grandi in città? I cantieri mettono a rischio il vertice

Renzi promise che il G8 (che diventa G7 per esclusione della Russia) si sarebbe tenuto nel 2017 a Firenze. I lavori a Peretola e alla Fortezza rischiano di mandare all'aria tutto. A rischio 200 milioni di finanziamenti

"Ci rivedremo per il summit del G8 nel 2017 a Firenze". Fu Renzi che, nel momento di lasciare Palazzo Vecchio per insediarsi, senza passare per elezioni, a Palazzo Chigi, come capo del governo, lanciò questa promessa ai fiorentini. Che però rischia di sfumare per i ritardi e le incertezze nei lavori alla Fortezza da Basso e soprattutto all'aeroporto Amerigo Vespucci, lo scalo di Peretola.

Diversi quotidiani, prima Il Giornale, poi Corriere e Nazione, riportano infatti il rischio concreto che l'appuntamento dei Grandi a Firenze salti. Più che alla Fortezza, i problemi maggiori sarebbero a Peretola. La pista, così com'è, non può far atterrare in sicurezza gli aerei presidenziali. L'ampliamento è già stato pianificato, con l'ok delle istituzioni. Ma sul rispetto dei tempi non c'è certezza. E per vertici di questo genere non si può lasciare nulla al caso.

Così il G7 (che doveva essere G8 ma dal quale la Russia è stata esclusa in seguito al peggioramento delle relazioni diplomatiche tra il Paese di Putin e gli altri 7) potrebbe tenersi altrove. Forse nei pressi Milano, già attrezzata con la fiera di Rho, o magari alla Maddalena, in Sardegna, dove doveva tenersi il G8 del 2009 che poi fu spostato all'Aquila, dopo il terremoto nel capoluogo abruzzese.

Il mancato summit potrebbe causare una perdita, per le casse fiorentine, di oltre 200 milioni di euro: i finanziamenti statali per l'adeguamento delle infrastrutture necessarie allo svolgimento del vertice.

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