Coverciano, rubano slot machine poi feriscono agenti con una mazza di ferro
Arrestato pregiudicato dopo un furto di slot-machine. La polizia lo ha sorpreso mentre stava armeggiando con i suoi complici sulla refurtiva in un giardino di via Menabrea
Ieri notte, intorno alle 4.00, gli uomini delle volanti hanno arrestato a Coverciano un pregiudicato albanese di 22 anni accusato di rapina impropria in concorso. Lo straniero, dopo essere stato sorpreso con tre complici, con il bottino di un colpo consumato poco prima, non ha esitato ad aggredire gli agenti imbracciando pesanti arnesi da scasso. Nell’episodio sono rimasti contusi tre poliziotti che hanno riportato lesioni su varie parti del corpo (con 7 giorni di prognosi).
DINAMICA - Intorno alle 3.00, le volanti avevano constatato un furto consumato ai danni di un bar in viale Verga: dopo aver infranto una porta a vetri i malviventi erano fuggiti portandosi via una slot-machine e una macchina cambia soldi. Poco dopo la polizia ha sorpreso i ladri che stavano armeggiando in un giardino di via Menabrea con torce e mazze di ferro proprio sulle carcasse delle “macchinette” appena rubate. Quando le forze dell’ordine si sono avvicinate per fermarli, gli uomini hanno impugnato gli arnesi da scasso scagliandosi contro gli operatori. Gli agenti, sebbene feriti, sono riusciti a disarmare gli aggressori: tre sono riusciti a fuggire facendo perdere le loro tracce approfittando dell’oscurità e della fitta vegetazione. Uno è stato bloccato. Nelle immediate vicinanze dei fatti, la polizia ha recuperato a terra una pesante mazza in ferro, un martello da carpentiere, un piede di porco, due cacciaviti, una grossa tronchese, guanti e passamontagna.
Poco distante c’erano anche i due apparecchi rubati squarciati, ma con le cassette di sicurezza ancora contenenti più di 700 euro in monete da uno e da due euro, oltre alle due utilitarie utilizzate per gli spostamenti dal gruppo. Le autovetture, risultate rubate pochi giorni fa, erano state appositamente modificate mediante la rimozione dei sedili posteriori per rendere più agevole il trasporto della refurtiva. L’arrestato è stato accompagnato al carcere di Sollicciano. Al momento la polizia sta indagando per individuare i suoi complici.
