Maxi furto in pelletteria: via 150 borse dal valore di 100mila euro, due arresti | FOTO / VIDEO
La banda di ladri professionisti ha agito utilizzando un disturbatore di frequenze chiamato Jammer, utilizzato di solito per scopi militari, per inibire il sistema d'allarme
I carabinieri della compagnia di Figline Valdarno hanno arrestato due uomini di 23 e 26 anni, senza fissa dimora ma provenienti dall'area milanese, per il furto di 150 borse del brand Gucci per un valore di 100mila euro a danno di una pelletteria di Rignano sull’Arno, è stata la terza rapina in un anno.
La banda di cinque ladri, i carabinieri sono sulle tracce degli altri tre complici, ultra tecnologica era munita di un disturbatore di frequenze chiamato Jammer utilizzato di solito per scopi militari. La vendita di questo apparecchio elettronico non è vietata, ma il suo possesso e uso sì.
Con l'aiuto di questo apparecchio, alle tre della notte tra venerdì 2 e sabato 3 ottobre, i malviventi hanno inibito il sistema di allarme e in solo tre minuti hanno forzato la porta principale e rubato ben 150 borse.
VIDEO DEL MAXI FURTO
Come affermato dal capitano Luca Mercadante "I ladri sapevano come muoversi, hanno agito con la massima precisione e velocità. Il piano è stato ben studiato, molto probabilmente sono responsabili di altri furti nella provincia e non solo".
I cinque subito dopo il furto si solo allontanati con un furgone bianco Fiat per poi andarsi a nascondere nelle campagne circostanti nell'attesa che la situazione si calmasse.
I militari hanno perciò organizzato gruppi di ricerca per trovarli e blocchi stradali nelle principali arterie prestando attenzione alle strade che collegano la Toscana al nord Italia in particolare verso la Lombardia.
Alle 7 di mattina il veicolo bianco, rubato a maggio in provincia di Bergamo, è stato avvistato sull'autostrada verso Milano. I carabinieri hanno deciso di seguire il furgone senza fermarlo subito in quanto stava viaggiando a 160 chilometri orari. In provincia di Piacenza il veicolo si è fermato in un'area di sosta, a qual punto i militari sono intervenuti ed hanno bloccato i due che erano a bordo.
Dopo una violenta colluttazione i due hanno cercato di scappare a piedi ma sono stati catturati e arrestati per furto, ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e possesso di apparecchiature militari. Nel furgone sono state ritrovate le 150 borse e gli arnesi necessari per il furto: guanti, abiti di ricambio, guanti, radio per comunicare e anche il jammer.
La merce e il furgone sono stati riconsegnati ai proprietari, mentre i due sono stati portati nel carcere di Piacenza.
