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Cronaca

Commercio, allarme furti e "spaccate". Firenze fra le città più colpite d'Italia

l report della Cgia: quasi tre su quattro restano impuniti

Furti e "spaccate" continuano a essere un problema per commercianti e artigiani. E fra le città più colpite c'è proprio Firenze. La denuncia arriva dalla Cgia: secondo i dati di un report su dati del 2021 sono oltre 56 mila quelli registrati, il 10,8% in più rispetto al 2000. Quasi 3 su 4, il 72,3% del totale, restano impuniti per un costo economico per gli esercenti che si stima aggirarsi attorno ai 3 miliardi l'anno.

Le situazioni più critiche si verificano nelle città del Nord: Milano, Parma, Bologna, Rimini, Imperia, Firenze e Torino sono le province d'Italia dove i negozianti sono i più bersagliati dai malviventi. 

"La difficoltà di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi illeciti sta diventando ormai cronica e, probabilmente, sta 'condizionando' anche le statistiche. Non è da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dell'avvento del Covid, non sia riconducibile a una ritrovata sicurezza, ma a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li 'spinge' a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito", si legge nel report.

Furti su auto: la situazione di Porta al Prato

Il problema, che sottolinea la Cgia nulla a che vedere con una critica alle forze dell'ordine, è di natura squisitamente "politica": se Carabinieri e Polizia disponessero di un maggior numero di uomini e di mezzi in grado di presidiare con maggiore attenzione il territorio soprattutto nelle ore notturne, i malviventi avrebbero sicuramente la vita più dura, riflette la Cgia.

A livello provinciale, infine, i territori più colpiti dalle scorribande di questi malfattori sono Torino con 155,5 furti denunciati ogni 100 mila abitanti, Firenze con 160,3, Imperia con 167,5, Rimini con 186,5, Bologna con 186,9 e Parma con 194,5. Maglia nera a livello nazionale è Milano con 222,8 furti ogni 100 mila abitanti.

E i negozi si attrezzano come fortini, controllati 24 ore su 24 dai sistemi di videosorveglianza. Sta qui infatti il boom, negli ultimi anni, di installazioni di saracinesche, inferriate e vetri antisfondamento che , hanno ''arginato'' queste intrusioni. I dati però, segnala Cgia, dicono che il numero di coloro che ricorrono ad una assicurazione è in calo.

"Il premio di una polizza contro i furti ha ormai dimensioni economiche proibitive, soprattutto per alcune tipologie merceologiche, quelle, ovviamente, di maggior pregio". Le attività più a rischio e storicamente più appetibili per ladri e rapinatori restano comunque gli orafi/gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai. Le prime due per il valore economico dei loro prodotti, le altre per la disponibilità di contanti che hanno in cassa.

Ora grazie ai pagamenti elettronici, alle telecamere di sorveglianza e alle casseforti a tempo, il rischio è sceso, anche se, annota ancora Cgia, rimangono ancora un obiettivo sensibile. Da qualche anno sono sempre più nel mirino dei criminali anche i negozi di prodotti tecnologici (computer, cellulari, Tv, etc.), gli autoriparatori/concessionari auto-moto, i commercianti di bici di pregio, i supermercati/alimentari, la moda/abbigliamento sportivo e i negozi di cosmetici e profumi.

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