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Cronaca

Furti nelle boutique di Roma, Milano e Firenze: 5 arresti e 50mila euro di refurtiva

La banda riusciva a vendere la refurtiva sia a Milano sia all'estero

I Carabinieri di Roma hanno arrestato 5 persone: 3 sono in carcere e 2 agli arresti domiciliari. I 5 sono accusati di aver commesso nel corso degli anni numerosi furti ai danni di grandi boutique, in particolare sono accusati di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione. Si tratta di 5 persone, tre uomini e due donne, di
nazionalità mongola (altri tre sono stati denunciati in stato di libertà).

L'inizio dell'indagine

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, avviata nel mese di novembre 2019, ha preso il via a seguito di un arresto dei Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, di due cittadini mongoli, sorpresi a trafugare due borse di lusso da una noto negozio del centro storico. I due utilizzavano una cosiddetta "borsa schermata" per eludere i sistemi anti taccheggio.

Le successive indagini, proseguite tramite l'osservazione dei sistemi di video-sorveglianza, abbinate all'analisi dei tabulati di traffico telefonico delle utenze degli arrestati e dei loro contatti  hanno permesso di mettere insieme informazioni sufficienti per comprendere il modus operandi della banda. Dalle indagini è emerso che avevano portato a termine furti anche a Firenze e Milano, grazie all'aiuto di altri complici tutti di etnia asiatica.

L'organizzazione e il riclicaggio della refurtiva in Italia e all'estero

L'organizzazine faceva capo ad una donna mongola e suo marito, che si serviva di "manodopera" della stessa nazionalità, reclutata di volta in volta, anche per brevi periodi, fatta arrivare appositamente in Italia per commettere furti. La merce rubata veniva in parte collocata nel nostro Paese sul mercato parallelo di Milano, tramite piccoli ricettatori ed in parte spedita all'estero dove, una complice intestina all'associazione si adoperava per la rivendita al dettaglio, generando gli introiti sufficienti per il mantenimento di tutti i consociati e delle loro famiglie.

L'arresto della banda

Il complesso delle indagini, durate dal mese di novembre 2019 al giugno 2020, ha consentito di arrestare 2 persone in flagranza di reato per furto in concorso, il recupero ed il sequestro, con successiva restituzione all'avente diritto, di merce per un valore di circa 50mila euro.

I militari sono riusciti a collegare alla medisima banda 8 furti commessi a Roma, Milano, San Giuliano Milanese, Firenze, Lecco e Lugano (Svizzera), e a sequestrare il materiale utilizzato per la realizzazione dei furti (buste schermate e ganci metallici artefatti). Uno dei destinatari della misura della custodia cautelare in carcere è stato rintracciato a Milano e sottoposto al vincolo cautelare.

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