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Cronaca Sesto Fiorentino

Furti in casa: fermato dopo un inseguimento nel lago di Peretola

L’uomo doveva scontare una condanna a tre anni di carcere per una serie di furti in appartamento nel Chianti

Ieri gli agenti del commissariato di Sesto Fiorentino, coordinati vice questore Alessandra Gemma, hanno fermato un 30enne albanese dopo che aveva tentato di fuggire durante un controllo di polizia. L'uomo, in compagnia di un connazionale, era stato fermato a bordo di un'auto in Via Pasolini. Dalle prime verifiche sui dati riportati sulla patente di guida, mostrata agli agenti al momento del controllo, non erano apparentemente emerse anomalie. Ma i poliziotti sono voluti andare a fondo alla vicenda, dopo essersi insospettiti anche per il fatto che il 30enne stesse viaggiando con un passeggero recentemente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma poiché sorpreso lo scorso maggio con oggetti rubati a turisti in alcuni agriturismi.

Dal bagagliaio dell’auto sono così saltati fuori diversi arnesi atti allo scasso (tra i quali un piede di porco e alcuni dischi per flessibile) oltre a dell’insetticida spray (non si esclude che talvolta i pesticidi possano essere usati in maniera attiva contro gli animali durante i furti). A questo punto il conducente del mezzo si è dato alla fuga attraversando addirittura un canale e parte del lago di Peretola, cercando in tutti i modi di far perdere le proprie tracce tra la vegetazione delle zona.

Gli agenti non lo hanno mai perso di vista, inseguendolo per oltre una trentina di minuti, anche in acqua, fino a quando lo hanno bloccato nei pressi del recinto aeroportuale di Peretola. I successivi riscontri sulle sue impronte hanno permesso di accertare che in passato il fermato era stato identificato con un “alias” noto alle forze dell’ordine. In particolare, il 30enne albanese doveva scontare una condanna definitiva a tre anni di reclusione per una serie di colpi in appartamento messi a segno nel novembre 2014 - con altri soggetti al momento rimasti ignoti - tra Gaiole in Chianti, Greve in Chianti e Figline Valdarno.

A seguito di quanto scoperto ieri nel bagagliaio dell’auto sulla quale viaggiavano i due cittadini albanesi, entrambi sono stati infine denunciati per il possesso ingiustificato degli strumenti atti allo scasso.

Nei prossimi giorni la questura di Firenze continuerà la sua attività di controllo del territorio con particolare attenzione alla prevenzione dei reati predatori e ai possibili raggiri messi in atto dai malviventi per entrare furtivamente nelle abitazioni. La polizia invita a chiamare sempre il 113 per segnalare ogni sospetta o potenziale situazione di pericolo.
 

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