Furti su auto: 'raffica' sul viale Rosselli, gli autori arrestati dai carabinieri
Continua l’azione di contrasto da parte dell'Arma per reprimere il fenomeno
I carabinieri del nucleo radiomobile di Firenze, insieme a militari del 6° battaglione 'Toscana', hanno arrestato due cittadini tunisini di 30 e 35 anni che, dopo aver rotto i finestrini di auto in sosta, in viale Belfiore, via delle Ghiacciaie e viale Fratelli Rosselli, utilizzando un martelletto infrangi vetro, si sono impossessati di alcune oggetti vari custoditi all’interno.
Grazie alla segnalazione di una delle vittime, i militari sono riusciti a giungere in tempo e cogliere i malfattori con le mani nel sacco.
La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 21, da una donna che aveva appena assistito a un tentativo di furto a bordo della sua auto, lasciata in sosta in viale Belfiore.
Nella chiamata la signora riferiva di avere visto i due soggetti rompere il vetro della portiera anteriore dell’autovettura e rovistarvi all’interno.
Immediatamente, i carabinieri hanno battuto la zona fino a quando non hanno individuato i rei che, sottoposti a perquisizione, venivano trovati in possesso di alcuni oggetti di dubbia provenienza, un paio di scarpe di piccola misura, un paio di scarpe modello Adidas e uno zaino e del martelletto infrangi vetro, di cui avevano invano cervato di disfarsi.
Mentre i militari effettuavano i controlli, un altro cittadino si era avvicinato riferendo di aver seguito i due fermati avendoli visti rompere i vetri di alcune auto in via delle Ghiacciaie e viale Fratelli Rosselli. Infatti, venivano trovate altre 6 veicoli con il vetro rotto e con l’abitacolo a soqquadro.
Delle sette autovetture coinvolte in due è stato accertato il furto e la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.
I due tunisini sono stati arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e continuato.
Questa mattina sono stati giudicati con il rito direttissimo che si è concluso con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Firenze. Misura che ha cancellato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a cui era sottoposto uno dei due arrestati per analogo reato.