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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ataf a Fs, l'ad Moretti batte la concorrenza francese di Ratp

E' stata l'Ati guidata da Ferrovie dello Stato ad aggiudicarsi la gara per il controllo di Ataf Gestioni srl. I francesi di Ratp esclusi dalla gara all'ultimo minuto

Dopo un anno ricco di polemiche, scioperi, trattative, vertenze, tavoli aperti e tavoli saltati finisce il tormentone sulla vendita del ramo servizi Ataf. Sarà BusItalia-Sita Nord (capofila), Cooperativa autotrasporti pratese Soc. Coop (Cap Prato) e Autoguidovie Spa (Milano), ovvero l’Ati controllata da Fs, a guidare (e mai parola fu più indovinata) l’azienda del trasporto pubblico fiorentino. Pubblica, una parola che da questo pomeriggio alle 16, è già storia. L’Ataf pubblica passa la mano: dai nove Comuni soci, al capitale privato. In questo caso quello gestito dall’ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Si conclude così il percorso inaugurato la scorsa estate dal Comune di Firenze, il socio di maggioranza aziendale, e del suo sindaco Matteo Renzi che ha voluto fortissimamente che questa operazione vedesse il traguardo.

OFFERTA - Vincono gli italiani di Fs, perdono i francesi di Ratp, il colosso transalpino già alla guida della tramvia fiorentina. L’Ati ha presentato un’offerta economica di 18 milioni e 900 mila euro rispetto ad una base d’asta che partiva da 12,4 milioni. L’offerta racchiusa nel pacchetto del bando racchiude l'acquisto del ramo Tpl di Ataf Spa (Ataf Gestioni srl) e di tutte le partecipazioni detenute da Ataf Spa, eccetto quelle in Tram di Firenze e Firenze Parcheggi. L'Ati ha garantito un sovrapprezzo di 6,5 milioni.

Oltre al rialzo economico sulla base d'asta, si legge in una nota di Ataf, altro punto qualificante dell'offerta presentata dall'Ati è l’investimento garantito per l'acquisto di 135 mezzi nuovi nei prossimi tre anni. Prima dell'apertura delle buste con le offerte tecnica ed economica, la commissione di gara ha verificato il reale possesso dei requisiti minimi richiesti dal bando, tra i quali 270 milioni di euro di fatturato globale e 240 di fatturato specifico nell'ultimo triennio, una flotta almeno 400 bus, almeno 40 milioni di chilometri fatti nell'ultimo triennio, 20 milioni di capitale sociale interamente versato.

BONACCORSI – Ed alla fine di questo lunghissimo tira e molla il più sollevato è apparso l’attuale presidente dell’Ataf, Filippo Bonoccarsi. “Sono stanco, esausto e molto soddisfatto” ha dichiarato Bonaccorsi dopo la proclamazione del vincitore. “Quella dell'Ati – ha continuato – è un'offerta economica e tecnica di grandissima rilevanza”. Ed a quanto sembra la parabola del presidente dentro l’azienda del trasporto fiorentino, portata a buon fine la ‘compravendita’, parrebbe al capolinea. È lui stesso che ha dichiarato alla fine di questa lunga giornata: “Rimango presidente fino al 31 luglio giorno approvazione bilancio 2011”. Come dire, fatto ‘Caronte’, ora posso lasciare. Che sia già consumata l’esperienza di Bonaccorsi all’interno di Ataf?

RATP – Un gara, anzi una non gara, visto che la busta contenete l’offerta tecnico-economica dei francesi non è stata aperta. Un esclusione dell’ultimo minuto. A quanto pare infatti, Autolinee Toscane, la controllata di Ratp, nella documentazione amministrativa presentata, non avrebbe completamente ottemperato alle linee dettate dal bando di gara. Per questo l’estromissione dalla competizione, in una sorta di finale giocata da un’unica squadra. 

I consiglieri comunali Grassi e De Zordo, una volta proclamato il vincitore, hanno subito espresso non poche perplessità. Molti i nodi infatti su cui si è attorcigliata la procedura di una gara in cui tre giganti del trasporto si sono sfidati a colpi di ‘accetta’: “Qualche vizio di forma questo bando lo deve avere se siamo arrivati a questo punto. E ora c'è da vedere cosa succederà con la torinese Arriva che ha presentato ricorso e con la francese Ratp che, da vincitrice in pectore, si è ritrovata esclusa e sicuramente non accetterà senza reagire questo verdetto" commentano ancora i consiglieri”.

Poi le riflessioni di Grassi e De Zordo si sono concentrate sugli scenari futuri, su un domani sempre più vicino ma che in seno potrebbe portare più di un’incognita: “Adesso attendiamo di conoscere quale sarà la situazione legale che ne scaturirà e, vista la vittoria di FS, sarà interessante capire se RATP attiverà il diritto di prelazione sulle quote di GEST, che gestisce la tramvia e rappresenta la vera e propria gallina dalle uova d'oro dell'operazione, capace di garantire utili ingenti al suo proprietario”.

MATTEI – Diametralmente opposte le sensazioni dell’assessore  alla mobilità del Comune di Firenze, Massimo Mattei. Mattei, oggi sostanza e forma della scelta di questa amministrazione e dell’attuale maggioranza politica cittadina, alla fine di questo capitolo che per Firenze assume le fattezze di uno spartiacque, non ha nascosto la propria felicità per il risultato ottenuto: “Finalmente il percorso della gara è concluso. Si è trattato di una operazione seria, che oltre a vedere il risanamento dell’azienda, si tradurrà in benefici sia per i cittadini che per le casse dei comuni soci”.

CONTI E BILANCI – Dopo le felicitazioni ed i rallegramenti il soggetto di Mattei è mutato, dalla gara ai conti di Ataf: “L’azienda ceduta  è stata risanata dopo anni in cui il debito si è accumulato: dal 2002 al 2009 si è toccato quota 42 milioni di euro. È stato compiuto uno sforzo enorme da parte dell’azienda come testimoniato dal fatto che per due volte il bilancio è stato portato in pareggi, che non sono state fatte ulteriori assunzioni e che, persino, è stata operata una riduzione sostanziale dei costi del cda passato dai 260mila euro annui del 2004 ai 98mila, compresivi del compenso del direttore generale, del 2012. È stato uno sforzo enorme che però ha contribuito al raggiungimento di un risultato di grande rilievo”.








 

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