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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Frode nel commercio dei carburanti: maxi evasione fiscale, sequestro da oltre 3 milioni di euro

Operazione della guardia di finanza

Nelle scorse ore i militari della guardia di finanza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali interdittive nei confronti di due amministratori di una società, con sedi nelle province di Firenze e Pisa, per l'ipotesi di frode fiscale nella compravendita di carburante.

Contestualmente, hanno notificato il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di denaro, beni mobili e immobili di proprietà o nella disponibilità per 3,8 milioni di euro, pari all’Iva che si ipotizza evasa in un quadriennio.

L’attività investigativa, condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, ha riguardato un sistema che, sulla base degli elementi di prova sinora raccolti e secondo l’ipotesi vagliata dal giudice nel provvedimento in corso di esecuzione, avrebbe consentito alla società oggetto di indagine di acquistare, da una ventina di società fornitrici ritenute “cartiere” e situate in Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto, prodotti petroliferi a prezzi bassissimi, proprio grazie all’Iva evasa.

Il carburante, acquistato e stoccato nei propri depositi, veniva poi rivenduto a prezzi altamente concorrenziali ad alcune pompe bianche dislocate nel territorio toscano, con margini di guadagno elevati rispetto alla media del mercato di settore.

La complessa attività investigativa ha consentito di identificare i fornitori interposti, indagati per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo nonché emissione di fatture per operazioni ritenute inesistenti, e di rilevare quelli che, all’esito dell’indagini, sono stati ritenuti responsabili dell’indebito, destinatari del provvedimento di sequestro milionario e della misura interdittiva di sei mesi dall’ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell’imprenditore.

Nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a sequestro: conti correnti bancari, quote societarie, nonché diversi autoveicoli e immobili.

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