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Cronaca

Truffa olio, Coldiretti: "Nessuno scivolone per l'extravergine toscano"

Il presidente Tulio Marcelli: "In regione prodotto il 4% dell'olio extravergine di oliva italiano Lo scandalo riguarda l'industria olearia che purtroppo sfrutta impropriamente l’immagine del nostro territorio"

“Nessuno scivolone per l’extravergine toscano, quello vero fatto con olive toscane”. Anzi l’inchiesta aperta dal Pm di Torino, Raffaele Guariniello, infatti “offre l’occasione per fare, una volta per tutte, chiarezza sui tanti inganni, illeciti e purtroppo talora leciti, di cui è vittima il consumatore”. Lo sottolinea Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana che attacca: “E’ l’ennesimo caso di “Toscana sounding”, che interessa un autentico fiume di olio, oggi presente sul mercato ma che di toscano ha solo una cosa: la sede dell’imbottigliamento”.

La regione, infatti, prosegue il numero uno dell’associazione degli agricoltori toscani, “produce il  4% dell’olio extravergine di oliva italiano, mentre l’industria olearia toscana commercializza quasi il 40% dell’olio extravergine di oliva, lavorato in Italia, ma non sempre frutto dell’Oliveto Italia. Una parte consistente della materia prima infatti  proviene dai paesi del bacino del Mediterraneo”. Non solo: il valore dell’export dell’olio dalla Toscana (Europa compresa) “si aggira intorno ai 500 milioni di euro, mentre il valore   dell’olio prodotto dagli olivi della regione non supera, neppure nelle annate migliori, i 150 milioni di euro”. Lo scandalo, quindi, riguarda “l’industria olearia che purtroppo sfrutta impropriamente l’immagine del nostro territorio, un territorio con un forte appeal sul consumatore,  per smerciare prodotti di dubbia qualità

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