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Fratelli trovati morti in hotel, indagato un farmacista. Mercoledì l'autopsia

I due turisti forse stroncati da un mix di alcol e medicinali a base di oppiacei, venduti senza ricetta

E' stata fissata per mercoledì 2 ottobre la doppia autopsia sulle salme di Dries e Robbe De Ceuster, 20 e 27 anni, i due giovani turisti originari del Belgio trovati senza vita dal padre ieri pomeriggio in una camera all'interno dell'hotel Minerva, in Piazza Santa Maria Novella. Gli esami autoptici che si terranno all'istituto di medicina legale dell'ospedale di Careggi sono infatti stati disposti dal pm Giacomo Pestelli, titolare dell'inchiesta sulla strana morte dei fratelli.

Una morte, secondo quanto ricostruito al momento dagli agenti della squadra mobile fiorentina intervenuti ieri nella camera d'albergo insieme ai colleghi della scientifica, che potrebbe essere addebitabile a un letale mix di alcol e farmaci, forse potenti analgesici a base di oppioidi. Alcune bottiglie di alcol sono infatti state rinvenute nella camera dalla polizia, così come alcune confezioni di medicinali (con relativo scontrino) che adesso inguaiano un farmacista della zona di Santa Maria Novella.

Giallo a Santa Maria Novella 

Quest'ultimo, infatti, è già finito sul registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, perché avrebbe appunto venduto ai fratelli – senza la ricetta obbligatoria - le confezioni di analgesici trovate vuote, su un comodino, dalla polizia. Forse uno dei ragazzi avrebbe chiesto al farmacista di acquistare quegli analgesici (si tratterebbe in sostanza di medicinali contenenti ossicodone cloridrato) per sedare il dolore conseguente a un recente intervento chirurgico a un braccio.

Nel frattempo la procura sta anche valutando se vi siano altri presunti responsabili per il decesso dei due giovani, figli di un importante imprenditore belga. Non è da escludersi quindi che al farmacista possano aggiungersi presto altri indagati. In particolare, investigatori e inquirenti vogliono capire (e sopratutto escludere con certezza) se oltre all'alcol e ai farmaci, i fratelli abbiano “agganciato” qualcuno, nei pressi dell'hotel, per acquistare anche della droga. Per questo si continuano a vagliare i cellulari dei ragazzi, le telecamere della zona e a ricostruire tutti gli spostamenti delle due vittime.

Quel che è certo è che il pm risentirà, nei prossimi giorni, il padre dei due ragazzi per approfondire una serie di aspetti su cui ancora vi è incertezza. L'uomo ha raccontato agli inquirenti di aver passato la sera precedente in un pub e poi a cena al ristorante coi due figli e la sua seconda moglie. La mattina successiva, avrebbe visto i due figli dormire nel letto. Vivi, si suppone. Non li ha svegliati. E' poi tornato qualche ora dopo, nella loro camera. E li ha trovati morti. Non verrà invece per ora risentito il farmacista indagato, già stato ascoltato dalla squadra mobile della polizia e dallo stesso pm. Ma di certo il medico si avvarrà di un avvocato e di eventuali consulenti tecnici da far partecipare all'autopsia di mercoledì prossimo.

I primi rilievi esterni del medico legale intervenuto all'hotel Minerva, peraltro, avrebbero già escluso segni di violenza esterna sui corpi. Anche la scientifica non avrebbe rilevato niente, nella camera in cui sono stati trovati morti i due ragazzi, che possa far pensare alla presenza nella stessa camera di altre persone oltre alle vittime. O al consumo di sostanze supefacenti. Niente festini, insomma. Per avere un quadro più chiaro di quanto accaduto, tuttavia, bisognerà attendere i risultati del lavoro della scientifica. E, sopratutto, l'esito degli esami autoptici e tossicologici. Soltanto così si potrà stabilire con certezza che cosa abbiano realmente assunto i due turisti prima di morire e, di conseguenza, cosa ne abbia realmente causato il decesso.

Fratelli trovati morti in camera d'albergo - © Alessandro Busi

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