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Cronaca

Forteto, una vittima: "Alla mia cena di compleanno Fiesoli e il giudice Trovato"

Lo sostiene il figlio maggiore della donna che si rivolse alla Corte di Strasburgo e nel 2000 ottenne la condanna dello Stato Italiano

Il presidente del tribunale dei minori di Firenze Luciano Trovato insieme a Rodolfo Fiesoli alla festa di compleanno di un ragazzo affidato al Forteto. 

E’ quanto hanno riferito davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti al Forteto i giornalisti fiorentini Francesco Pini e Duccio Tronci. I due autori del libro inchiesta “Setta di Stato” hanno infatti riportato nel loro lavoro uscito nel 2015 il racconto di una delle vittime.

La vittima è figlio della donna che si rivolse alla Corte di Strasburgo e nel 2000 ottenne la condanna dello Stato Italiano, ritenuto colpevole di averle impedito senza motivazione di incontare regolarmente i suoi ragazzi affidati al Forteto.

La Corte Europea criticò anche la scelta di collocare i fratelli nella comunità gestita da due pregiudicati, Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi, e, appunto, condannò l'Italia al pagamento di un'ammenda da 200 milioni di lire.

Dopo quella sentenza il tribunale dei minori di Firenze non spostò comunque i due ragazzi dal Forteto. Secondo quanto riferito da Pini e Tronci, Trovato si sarebbe occupato del caso successivamente alla sentenza della Corte europea.

Al Forteto il maggiore dei due fratelli fu convinto, con il metodo del lavaggio del cervello, che la madre lo avesse venduto ad un pedofilo e che questo avesse abusato di lui. Un metodo che, secondo quanto ricostruito nei processi, rappresentò una vera prassi al Forteto: l'obiettivo era tagliare tutti i legami affettivi e rendere impossibile il ritorno dei minori nelle famiglie di origine.

Uscito dalla setta dopo le “attenzioni” di Fiesoli nei suoi confronti, il ragazzo è stato tra gli accusatori del “profeta”.

Nel 2005 il giovane era ancora sotto la completa influenza di Fiesoli e dei suoi complici e così, al compimento dei 18 anni ci furono grandi festeggiamenti: ormai maggiorenne, la madre naturale non poteva più vantare nessun diritto di vederlo, se lui non voleva.

Il giovane ha così raccontato ai due giornalisti come si era svolto il giorno del suo diciottesimo: “Lo festeggiai a casa di Elena Zazzeri”, la presidente della camera minorile di Firenze e all’epoca tutrice del ragazzo.

“C’erano i giudici Luciano Trovato e Andrea Sodi. Mi fecero un regalo". E poi "c’erano Rodolfo Fiesoli, il Goffredi” e altri storici componenti del Forteto. “Era una festa della liberazione: ormai ci si era liberati di mia madre”.

Il racconto, riportato dai giornalisti nell’audizione davanti alla commissione d’inchiesta, è un elemento importante nella recente polemica che ha visto coinvolto il giudice Trovato e il sostituto procuratore Ornella Galeotti.

Trovato ha infatti pubblicamente criticato le parole che Galeotti – pm del processo Forteto –  aveva reso alcune settimane fa alla commissione d’inchiesta riguardo gli affidamenti al Forteto. “Ho detto in aula e lo direi ancora e lo ripeto in questa sede che in Toscana per 30 anni si è assistito alla sospensione di tutte le regole e leggi in questa materia”, aveva sottolineato la pm.

“Le dichiarazioni della sostituta Galeotti sono tanto generiche quanto gravi e offensive”, la replica di Trovato.

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