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Cronaca

Dei (Unifi) lancia il "research bonus": sgravi fiscali a chi fa ricerca

La proposta del rettore fiorentino per finanziare i progetti universitari

Se per il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico il governo Renzi, su impulso del ministro Dario Franceschini, ha dato vita all'art bonus, per finanziare la ricerca universitaria c'è bisogno del "research bonus". E' l'idea lanciata da Luigi Dei, rettore dell'ateneo fiorentino, a margine dell'evento "Per una nuova primavera delle Università", iniziativa di riflessione e dibattito sul ruolo strategico della ricerca e dell'alta formazione per il futuro dell'Italia. Dei vuol promuovere così le iniziative messe in campo dall'esecutivo sia per quel che riguarda il piano dei ricercatori a tempo determinato straordinario (di cui 28 diretti a Firenze), così come il piano nazionale della ricerca da 2,5 miliardi di euro licenziato domenica dal Cipe. 

Ma Dei chiede qualcosa in più, un passo verso la modernità degli Stati Uniti. Lo fa soprattutto guardando a quei 1,4 miliardi di euro polverizzato dai tagli patiti dal sistema universitario negli ultimi sette anni (circa -17% a Firenze). E anche sapendo che la capacità di intercettare bandi europei (che a Firenze negli ultimi anni è salita), sommata agli "11-13 milioni di euro l'anno" che arrivano dai contratti di ricerca con i privati, non bastano. 

Le università americane "beneficiano di una massiccia quota di investimenti privati perché defiscalizzati". Portano quei fondi in detrazione "come fosse - spiega il rettore - un investimento sociale, oppure per il restauro di un bene culturale". Come l'art bonus, in pratica, che fissa al 65% le agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali a sostegno della cultura. Il meccanismo che ha in testa Dei "è lo stesso, è questa la strada che potrebbe maggiormente incentivare l'industria privata a girare al nostro mondo contributi liberi".

Anche perché, secondo il rettore, il sistema economico deve per forza di cose fare i conti con il morso della crisi: "Affidare il finanziamento privato della ricerca alla sola filantropia è complicato, soprattutto in periodo di crisi". Invece "sarebbe auspicabile un intervento governativo che punti a concedere degli sgravi importanti a chi investe". Su questo fronte, conclude Dei, "c'è molta strada da fare: non ne se sta parlando, ma auspico che si cominci".

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