rotate-mobile
Cronaca

Firenze: gli otto fatti più importanti del 2014 | La classifica

Otto eventi che hanno scandito l'anno che la città si lascia alle spalle: Renzi, Nardella, il caso Magherini, il mostro di Ugnano, la grandinata, la tramvia, la tragedia delle Cascine, la maledetta finale di Coppa Italia della Fiorentina. Fate il vostro podio

Il tempo, paradigma immutabile, spietato o immenso che sia resta imperturbabile. Il susseguirsi dei cicli umani può averne cambiato il sapore, ampliandone le accezioni, ma mai il senso. Il verso. Girata la chiave, il motore non ha mai smesso di funzionare, non si è mai inceppato, istante dopo istante, con fare inesorabile. E dentro a questo spazio con fattezze da eterno, la vita. Quella di tutti, il “piatto di grano”: tra amore, morte, libertà, guerra, bellezza, stipendi, bollette, solidarietà, sguardi, quotidiano che si ripete con fare tranquillo, normalità, disperazione, mani che si toccano, si stringono, si salvano, braccia che nuotano disperate nel Mediterraneo, speranza, politica, umiliazioni, tasse, dinamica, razzismo, inciviltà, senso civico, carità, Facebook, Twitter, musica, etero, gay, Cristo, Allah, crisi economica, lavoro, cassa integrazione, mamme, padre, figli, lacrime, gioia. Quella che inchioda l’uomo negli ultimi pensieri, la sera, prima di dormire. ‘Luoghi’ più brevi, frequenze triple, un quotidiano plasmato su distanze corte. L’azione che cambia colore, forma, ma mai direzione. Il tempo non ha governo.  

Dentro questo mare, solo le onde delle maree scandiscono il divenire. Fotografie, sassolini che ci lasciamo dietro di noi a dirci da dove siamo passati. Fotogrammi. Così per l’esistente, unico vero per un giornale. Che vive di accadimenti continui, improvvisi e imprevisti. Perché anche le notizie danno il senso del tempo, dello scorrere. Anzi, per un attimo brevissimo fissano lo scorrere. Lo inquadrano mettendolo a fuoco.

Per questo, mentre si stanno per esaurire gli ultimi granelli del 2014, anche noi non potevamo esimerci da un abbozzo di bilancio. Ma stavolta, invece di riempire la pagina ricordando i 365 giorni in un susseguirsi da calendario, abbiamo deciso di raccontare Firenze attraverso una sorta di classifica delle notizie. E ne abbiamo intercettate alcune immaginandoci di essere tra una decina di anni in un qualsiasi bar del mondo, ripensando al 2014 davanti ad un caffè o una birra: “Ti ricordi quando a Firenze… ero fidanzato con, avevo la tal macchina, lavoravo nel tal posto…”. Ti ricordi il 2014… E tuttavia non faremo una classifica vera e propria; daremo conto di alcuni fatti successi nel corso delle stagioni che si vanno a chiudere. A voi lettori il compito di assegnare le medaglie.

- Renzi lascia Firenze per Palazzo Chigi. Da sindaco a premier, anzi sindaco d’italia. Firenze – Roma solo andata. La rottamazione – e il popolo della Leopolda – al Governo del Paese.

- Nardella vince le elezioni, è lui il nuovo sindaco del capoluogo toscano: stavolta Firenze – Roma andata e ritorno, da Montecitorio a guida di Palazzo Vecchio.

- La morte di Riccardo Magherini: le urla in video, le foto del corpo, le indagini, le polemiche, gli “assassini” dei familiari rivolti ai carabinieri coinvolti, le perizie, il processo per la verità.

- Il mostro di Ugnano: Andreea Cristina Zamfir, giovane rumena legata ad una sbarra, piegata sulle ginocchia,crocifissa, uccisa. L’arresto di Riccardo Viti, 55 anni, che confessa ed è sospettato di altre violenze simili avvenute negli scorsi anni.

- La Fiorentina che il 3 maggio perde con il Napoli la Coppa Italia. Il calcio che a Roma, quella sera, perde e basta, con lo Stato impotente al cospetto di Genny a’ Carogna, con la vita di Ciro Esposito che si spegne il 25 giugno.

- La grandinata. E’ il 19 settembre ma a Firenze c’è chi si tira le palle di neve, anzi di grandine. Una bomba d’acqua, di grandine, di vento, sconquassano città e area metropolitana. L’orto botanico a pezzi, gli alberi a terra, il bianco che ricorda il Natale, le sirene, la paura, la stranezza che fa divertire, i cellulari a migliaia a riprendere tutto. Un uragano di ordinaria follia.

- “Lasciate l’auto a casa”. Parola del sindaco Nardella, tra il mantra e il tormentone. Perché? Per via dei lavori delle linee 2 e 3 della Tramvia. L’apertura dei cantieri, il 'deserto' di Novoli, i primi ritardi, le polemiche con le ditte costruttrici, quelle di commercianti e residenti. Il ponte provvisorio sul Mugnone, le code. Tre anni e Firenze avrà un altro pezzo di modernità in casa. Sarà accompagnato da una valanga di proteste?

- Tragedia alle Cascine. E’ venerdì 27 giugno, è sera, manca poco alle 23 quando un grosso ramo al Parco delle Cascine frana a terra e stronca la vita di Alice, di appena 2 anni, e di sua zia, Donatella Mugnaini, di 51 anni. Uccise dalla fatalità o dall’incuria, sarà la magistratura a sbrogliare la matassa che fa da sfondo ad una tragedia che ha pugnalato al cuore la città.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Firenze: gli otto fatti più importanti del 2014 | La classifica

FirenzeToday è in caricamento