Il sindacato degli inquilini Sunia Firenze calcola che a Firenze siano circa 3mila gli anziani che vivono in situazione di forte disagio abitativo, di cui mille rischio conreto di sfratto. Una coppia di anziani fiorentini, con sfratto esecutivo in essere, ha raccontato pubblicamente la propria difficoltà.

Il Sunia ha presentato un'indagine svolta negli ultimi due anni, sottoponendoogni 6 mesi ad un campione di 50 famiglie di anziani un questionario-intervista su come viene affrontato lo sfratto e cosa comporti.

"Tutto inizia con l’arrivo della raccomandata di disdetta del contratto", raccontanto gli intervistati, che prima di rivolgersi al sindacato chiedono aiuto spesso a vicini e parenti. "Il secondo passo è la notifica a comparire in giudizio per convalidare lo sfratto", spiegano Laura Grandi (Sunia) e Rossano Rossi (Cgil). "Questo passaggio provoca un vero choc, in quanto i contenuti della citazione risultano oscuri e minacciosi, un attentato alla loro vita, radicata alla loro abitazione".

Poi arriva la convalida dello sfratto, "e qui subentrano solitudine e disperazione. La maggior parte del campione prende questa situazione come un fallimento della vita intera. Molti poi entrano in conflittualità con i figli".

In assenza di proroga, l’esecuzione con forza pubblica viene vissuta con estrema angoscia. "In queste concitate ore vissute nella cucina di casa, alla presenza della polizia, del fabbro, del medico legale, del proprietario, del suo avvocato, dei rappresentanti del sindacato inquilini, dei giornalisti, gli anziani inquilini subiscono un vero e proprio crollo psico-fisico". L'indagine ha anche documentato forti sindromi depressive di medio e lungo periodo.

Nel 2012 il Sunia aveva già fatto un reportage similare, prendendo un campione di 23 famiglie over 65 anni, seguendole nel loro sfratto. Il Sunia ha ripreso le posizioni di quelle persone, per vedere come si è evoluta la loro situazione. Delle 23 famiglie, 3 persone sono morte (tutte tre donne rimaste vedove), un anziano 94enne si trova in un centro d’accoglienza fuori Firenze, 10 sono ancora in casa con gli stessi problemi di sfratto, 4 hanno avuto una casa popolare, 3 hanno cambiato casa, 2 sono andati a vivere con i propri figli.

"Siamo di fronte a un'emergenza, il Comune di Firenze si attivi per rimettere in funzione la commissione sul disagio abitativo per governare sfratti e passaggi tra casa e casa - concludono Grandi e Rossi -. Prefettura e Corte d'Appello facciano un calendario certo che permetta la graduazione degli sfratti, e la Regione faccia uscire l'edilizia pubblica dai vincoli del patto di stabilità".